La cerimonia di apertura in piazza Unità d’Italia, il 21 gennaio.
Ufficializzata la scelta di Trieste in un incontro del Sindaco Di Piazza con il comitato organizzatore.
Sarà Trieste ad ospitare la cerimonia di apertura della 16esima edizione del FESTIVAL OLIMPICO DELLA GIOVENTU’ EUROPEA – Eyof 2023. Il 21 gennaio, in piazza Unità d’Italia, sfileranno gli oltre 2000 atleti e ospiti provenienti da 48 nazioni.
L’accordo, che vedrà il capoluogo regionale quale suggestiva vetrina dello sport olimpico giovanile internazionale (dai 14 ai 18 anni), è stato ufficializzato giovedì 31 marzo, in un incontro del Sindaco Roberto Dipiazza e del Vicesindaco Serena Tonel con il Presidente del Comitato Eyof2023 Maurizio Dunnhofer (accompagnato dal Direttore Generale Giorgio Kaidisch).
Il primo cittadino si è dimostrato entusiasta e orgoglioso di poter inaugurare questo importante evento sportivo giovanile internazionale in una delle piazze più belle d’Europa e in una delle città più sportive d’Italia.
Maurizio Dunnhofer, durante questa prima visita legata soprattutto agli aspetti tecnici-amministrativi e relazionali, ha illustrato brevemente al sindaco e vicesindaco il programma dell’evento in generale e le prime idee legate alla scaletta della cerimonia inaugurale.
Pochi giorni fa una delegazione del Friuli Venezia Giulia ha ritirato ‘il testimone’ , la bandiera olimpica europea, nella città di Vuokatti, in Finlandia.
La grande novità di questa 16esima edizione del Festival Olimpico della Gioventù Europea è che sarà organizzato in un’intera regione e non più in un’unica località come avviene per tradizione. Tutte le località turistiche montane del Friuli Venezia Giulia ospiteranno le gare delle 13 discipline sportive previste, inserite nel calendario ufficiale, dal 21 al 28 gennaio 2023. Saranno il prologo ai Giochi Olimpici invernali di Milano/Cortina 2026 a cui parteciperanno sicuramente alcuni atleti di Eyof FVG 2023. Ulteriore importante novità: tutte le delegazioni dei Comitati Olimpici avranno Trieste come riferimento e ‘quartier generale’ ospitante.
Nella foto la delegazione Eyof 2023 in Municipio insieme al Sindaco Di Piazza e Vicesindaco Tonel
È partito il conto alla rovescia per il 5° Summit G20 Spiagge, ospitato quest’anno a Riccione il 5 e 6 aprile. Un evento che riunisce i rappresentanti dei comuni appartenenti al network G20, con almeno un milione di presenze turistiche annuali, e gli esponenti di tutti i 334 comuni balneari italiani. Insieme, per confrontarsi sullo sviluppo strategico delle spiagge più visitate del nostro paese. Due giornate di lavoro per tracciare delle progettualità che abbiano come focus la Transizione Ecologica, l’Innovazione, la Sicurezza e l’Economia. Largo spazio al dialogo tra istituzioni e associazioni di categoria per analizzare assieme i problemi comuni che si trovano ad affrontare le città balneari e trovare soluzioni concrete. Tema quanto mai attuale, a cui verrà dedicato un intero panel, è quello riguardante le concessioni demaniali, alla luce della sentenza del Consiglio di Stato dello scorso novembre che ha annullato la proroga delle concessioni balneari al 2033 e imposto di riassegnarle tramite gare entro la fine del 2023. Il pomeriggio del 5 aprile il palazzo dei congressi di Riccione vedrà quindi avviare la discussione su “Concessioni demaniali: un confronto tra i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria”, panel moderato dal Vicedirettore di Sky Tg24, Omar Schillacci e che vedrà la partecipazione dei rappresentanti delle principali associazioni di categoria. Tra i relatori che dibatteranno sulla delicata questione:
Fabrizio Licordari, Presidente Nazionale Assobalneari – Confindustria
Maurizio Rustignoli, Presidente Nazionale Fiba Confesercenti
Alberto Granzotto, Presidente nazionale FAITA Federcamping
Antonio Capacchione, Presidente Nazionale SIB – Confcommercio
Sabina Cardinali, Presidente nazionale CNA Balneari
Laila di Carlo, La Base Balneare con Donnedamare
Mauro Vanni, Presidente Nazionale Confartigianato Imprese Demaniali
«Questo appuntamento sarà un momento di ascolto e confronto molto importante per tutte realtà delle città balneari – ha detto Renata Tosi, Sindaco di Riccione –. Tutte le sigle e tutti i rappresentati dei balneari sono stati invitati perché alla base deve sempre esserci il confronto costruttivo tra operatori e istituzioni. L’amministrazione del Comune di Riccione comprende pienamente quali sono le perplessità, i timori e le istanze dei balneari, e sarà al loro fianco nel chiedere al Governo più chiarezza e più tutele. Il G20s sarà un’occasione di approfondimento che già ci mette nelle condizioni di poter regalare ai balneari quell’attenzione che meritano». «È un tema che ci dà grande preoccupazione quello delle concessioni demaniali, perché ci metterà di fronte a leggi che ci troveremo ad applicare con un impianto normativo ancora poco chiaro – aggiunge la coordinatrice nazionale e sindaco di Cavallino-Treporti, Roberta Nesto –. La priorità è salvaguardare le nostre aziende che hanno fatto turismo creando opportunità di lavoro nei nostri territori. Auspichiamo di essere parte dei tavoli della concertazione perché siamo la voce dei territori». Si ricorda, infine, che le iscrizioni al Summit sono ancora aperte. Tutte le informazioni al link: https://g20s.it/summit-2022/
Il programma culturale chiude con un tributo al maestro
Roma 31 marzo – Presentato, presso il Padiglione Italia dell’Expo 2020 Dubai, il film documentario “Ennio” di Giuseppe Tornatore. La proiezione speciale, tenutasi ieri, ha chiuso questi sei mesi di incontri ed eventi, celebrando il genio creativo italiano, attraverso una delle personalità più illustri della musica e della cultura internazionale. L’evento è un Progetto Speciale della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura (DGCA- MiC), organizzato e realizzato da Cinecittà.
“Ennio” è il ritratto di Ennio Morricone, il musicista più popolare e prolifico del ventesimo secolo, due volte premio Oscar, autore di oltre cinquecento colonne sonore indimenticabili. Il documentario lo racconta attraverso una lunga intervista di Tornatore al Maestro, testimonianze di artisti e registi, come Dario Argento, Bernardo Bertolucci, Bruce Springsteen, Lina Wertmüller, Marco Bellocchio, Nicola Piovani, Roberto Faenza, Carlo Verdone, Oliver Stone, Quentin Tarantino, musiche e immagini d’archivio. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia fuori concorso e vincitore del Nastro d’Argento 2022 come miglior documentario, “Ennio” è anche un viaggio nella cultura italiana lungo tutto il Novecento che crea un ponte diretto e ideale fra il nostro Paese e il pubblico internazionale.
Durante l’incontro di presentazione dell’Omaggio a Morricone, Reem Al Hashimy, Ministro per la Cooperazione Internazionale degli Emirati Arabi Uniti e Direttore Generale di Expo Dubai, si è detta molto contenta per le numerose iniziative culturali, di alto profilo, organizzate al Padiglione Italia che hanno contribuito al generale successo dell’evento. L’Expo 2020 ha infatti superato quota 22 milioni di visitatori, dato molto rilevante se si considera che Expo 2015 Milano aveva raggiunto lo stesso numero di presenze pur senza alcuna emergenza sanitaria. Il Ministro Reem Al Hashimy ha inoltre aggiunto che l’esposizione universale si appresta a chiudere con dei numeri entusiasmanti, non solo per l’affluenza di pubblico, ma anche in termini qualitativi, avendo prodotto un’enorme quantità di nuove occasioni di business, tra imprenditori giunti da ogni parte del mondo.
“Mi piacerebbe vedere l’Industria Culturale e Creativa dei nostri Paesi svilupparsi e crescere insieme. Qui le comunità culturali stanno già collaborando con le controparti italiane e la cooperazione continuerà anche al termine dell’Expo 2020” ha dichiarato il Ministro della Cultura e della Gioventù degli Emirati Arabi Uniti Noura Al Kaabi.
La volontà di stabilire e consolidare le collaborazioni tra i due Paesi è stata subito confermata da Roberto Stabile, Responsabile dei Progetti Speciali del Ministero della Cultura presso Cinecittà, che ha annunciato di essere già al lavoro con il Ministro Reem Al Hashimy per organizzare attività congiunte, a partire dalla prossima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Stabile ha inoltre ringraziato il Commissario Paolo Glisenti e il suo staff per il supporto e l’ospitalità, il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni per la fiducia accordatagli e ha espresso grande soddisfazione per l’Omaggio a Morricone molto apprezzato dalle autorità locali.
La copia del film “Ennio” è stata gentilmente concessa da Piano B Produzioni (Gianni Russo, Gabriele Costa).
In foto di copertina : Reem Al Hashimy, Ministro per la Cooperazione Internazionale EAU e il Direttore Generale Expo Dubai Roberto Stabile, Responsabile dei Progetti Speciali del MiC presso Cinecittà
Sempre più forte il legame tra Hamaguchi Ryusuke ela Tucker Film, che adesso punta sul cult Happy Hour
Sempre più forte il legame tra Hamaguchi Ryusuke e la Tucker Film:dopo Il gioco del destino e della fantasia e Drive My Car, appena premiato con l’Oscar per il miglior film internazionale, la casa di distribuzione friulana adesso punta su un altro titolo forte del regista giapponese: il cult Happy Hour. Un vero e proprio romanzo corale che riflette sulle dinamiche sociali nel Giappone di oggi attraverso lo sguardo e il linguaggio senza filtri di un gruppo di amiche. Tra rapporti di coppia complicati e dolorosi, uomini dispotici e un mistero improvviso che innesca tutto il flusso narrativo…
Presentato al Festival di Locarno nel 2015, Happy Hour ha vinto un Pardo collettivo per le quattro (straordinarie) protagoniste. La Tucker Film lo mette ora a disposizione degli esercenti cinematografici per rassegne ed eventi.
Il lunghissimo viaggio italiano di Drive My Car prosegue, intanto, con la programmazione in oltre 50 cinema. Un viaggio che fa da specchio a quello dei due protagonisti, Kafuku e Misaki, e dell’iconica Saab 900 rossa su cui si muovono lungo le strade del Giappone. Hamaguchi incontra Murakami, gioca con Cechov e costruisce un’altissima riflessione sul potere del linguaggio, sui labirinti dell’amore, sulla capacità di rapportarci alle altre persone. Drive My Car è un road movie dell’anima, in equilibrio tra vita e rappresentazione, dove le solitudini dei personaggi (un regista, la sua giovane autista, gli attori e le attrici del suo laboratorio teatrale) si sfiorano, si guardano allo specchio, provano a decifrarsi. Drive My Car è una Saab 900 rossa che macina chilometri e pensieri. Drive My Car è un viaggio dentro ogni presente doloroso che cerca un’ipotesi di futuro…
L’europarlamentare Rosanna Conte e il presidente di Unionmare Veneto, Alessandro Berton, in Olanda per visitare le opere di difesa della costa realizzate sul litorale olandese.
Un progetto europeo all’avanguardia che metta insieme attori locali e internazionali per proteggere il litorale adriatico con un cambio d’approccio sul contrasto all’erosione. È questo l’obiettivo della cooperazione avviata tra la Regione Veneto, Unionmare Veneto e l’eurodeputata della Lega Rosanna Conte. Una cooperazione nata sotto la spinta dell’assessore regionale Francesco Calzavara e del presidente di Unionmare Veneto, Alessandro Berton, i quali hanno coinvolto l’europarlamentare Conte per rafforzare la sinergia tra il territorio e l’Ue. Prima tappa di questo percorso è stata in Olanda, dove Conte e Berton hanno incontrato i responsabili di Royalhas Koenig DHV, azienda leader per le opere di ingegneria idraulica e difesa della costa. “La visita è stata molto proficua – dice Conte –. Abbiamo avuto conferma che è necessario cambiare approccio nei confronti dell’annoso tema della protezione costiera. Le strategie messe in atto negli ultimi anni, come quella del ripascimento, per quanto si siano rivelate utili nel breve periodo, non bastano più. Servono delle soluzioni incisive che agiscano sulla prevenzione, per mitigare le criticità e ridurre i rischi nel medio e lungo termine. Le buone pratiche ci sono già a livello internazionale, ma vanno chiaramente adattate al nostro contesto. Su questo stiamo lavorando, anche sulla base di uno studio che ho commissionato al servizio di ricerca del Parlamento europeo e dell’interlocuzione con l’Ue. Obiettivo ultimo è arrivare a un progetto pilota che possa sfruttare le risorse europee per questo tipo di interventi”. “Siamo soddisfatti che sia stato raccolto il nostro input di cambiare atteggiamento e iniziare a programmare per difendere la costa non solo dal punto di vista ambientale ma anche e soprattutto per difendere le aziende che vi insistono, in considerazione delle ricadute sociali e occupazionali che il fenomeno turistico ha sul territorio”, afferma Berton. Conte e Berton insistono sull’importanza delle sinergie a livello territoriale ed europeo: “Tali sinergie hanno fatto sì che siano state identificate le risorse per finanziare lo studio comparato sulla costa nella sua interezza a prescindere dai confini amministrativi delle singole località. Tale studio sarà propedeutico al progetto pilota per proteggere costa”, dicono l’eurodeputata e il presidente di Unionmare. “Dobbiamo garantire alle nuove generazioni di poter godere di questo patrimonio naturale rappresentato dalla nostra costa – continuano – Si tratta di un asset strategico, da cui dipende per esempio un settore fondamentale della nostra economia come il turismo. Per questo, sempre tenendo fede al metodo delle sinergie, sarà importante il supporto dell’assessore Federico Caner. Il comparto balneare rappresenta quasi il 50% del primato turistico della nostra Regione, che anche in questi due anni difficili condizionati dall’emergenza pandemica si è comunque dimostrata autentico motore turistico d’Italia”, concludono.
L’amministrazione comunale ha presentato questa mattina la manifestazione che animerà il centro storico sabato 9 e domenica 10 aprile. Nella stessa occasione hanno fatto il loro esordio anche i nuovi totem di promozione degli eventi in programma fino a ottobre
Il centro storico di Jesolo torna a colorarsi con “Primavera in festa”. Questa mattina il sindaco Valerio Zoggia, insieme agli assessoriGiovanni Battista Scaroni, Flavia Pastò ed Esterina Idra hanno presentato i dettagli della 12esima edizione della manifestazione. Dopo un anno di stop obbligato dovuto alla pandemia, “Primavera in festa” tornerà ad animare il cuore pulsante della città nelle giornate di sabato 9 e domenica 10 aprile. Saranno due giorni dedicati alla musica, all’artigianato, al divertimento e allo street food. La presentazione della manifestazione è stata anche l’occasione per svelare al pubblico i nuovi “totem” con gli eventi programmati da qui a ottobre.
Uno splendido mercatino dell’artigianato e della creatività, affiancato da una serie di stand dedicati all’enogastronomia, curati da Cento Passioni e Veneto a Tavola, riempiranno piazza 1° Maggio, via Cesare Battisti, piazzetta Fanti del Mare e via Nazario Sauro. In piazza 1° Maggio, circondata da bellissimi fiori colorati, si potrà in particolare ammirare l’arte dell’intagliatore di frutta e verdura. Sabato, in via Nazario Sauro, saranno protagoniste le auto storiche in un’esposizione curata dallo Jesolo Historical Car Club. Domenica, invece, spazio all’arte dei Madonnari che con i loro gessetti e pigmenti colorati trasformeranno la strada in una mostra a cielo aperto. Piazza della Repubblica e piazzetta Fanti del Mare saranno dedicate allo street food, offrendo la possibilità di assaggiare cibi e bevande di ottima qualità, curati dai locali del centro. In piazza Kennedy, come ormai da tradizione, grande divertimento per i più piccoli con le giostre. L’area del parco del Comune accoglierà poi uno spazio espositivo con una piccola zona gioco per bambini a cura dell’Associazione degli Amici di Via Colombo e dai ragazzi del Gruppo Scout Jesolo 1. Negli stessi spazi, sia sabato che domenica, si potrà assistere a un’esibizione di dressage con i cavalli di Animo Equestre. L’Associazione La Rana che ride insegnerà ai bambini come giocare e “parlare” con i cani, per avere un rapporto sereno e di fiducia gli uni verso gli altri. Ogni bambino potrà portare il proprio amico a 4 zampe e partecipare a una sfilata in cui una giuria composta dai piccoli premierà la coppia più simpatica e affiatata. Lungo il Sile, inoltre, l’Associazione Remiera Jesolo darà la possibilità di provare a navigare il fiume con le proprie imbarcazioni: i più coraggiosi potranno anche provare l’ebbrezza del kayak. Il gruppo Donne 2000 Forza Rosa effettueranno infine delle dimostrazioni pratiche con canoa polinesiana per la riabilitazione psico-fisica.
“Primavera in festa” aprirà, così, le porte alla bella stagione e a numerosi eventi che torneranno ad animare la città. Jesolo accoglierà di nuovo i grandi concerti, la mostra di sculture di sabbia che abbracceranno piazza Brescia dal 4 giugno al 25 settembre, e poi l’atteso Air Show del 27 e 28 agosto. Ma sarà una stagione ricca anche di eventi culturali, a partire dal Festival di Geopolitica, in programma dal 5 al 7 maggio, cui seguiranno il primo TEDxJesolo il 14 maggio e la tappa jesolana di Sile Jazz 2022 – The Green River, rassegna ecosostenibile che si terrà il 16 luglio. Grande spazio anche allo sport con il Trofeo Città di Jesolo Ginnastica Artistica 2022, ospitato al PalaInvent il 9 e 10 aprile, il WPA Grand Prix Paralimpici, in programma dal 6 all’8 maggio, e la coppa del mondo Wako Italia World Cup di kickboxing che torna dal 5 al 9 ottobre. Stelle nel firmamento degli eventi saranno il tradizionale spettacolo pirotecnico di Ferragosto che segna un prima e un dopo nella stagione balneare, cui seguirà la seconda edizione di IRONMAN 70.3 Venice-Jesolo del 25 settembre.
“Primavera in festa è ormai diventata una tradizione, che anima Jesolo allo sbocciare della bella stagione – dichiara il sindaco della Città di Jesolo, Valerio Zoggia -. Quest’anno l’appuntamento del centro storico è ancora più importante, perché riapre veramente e completamente le porte della città. Non commetteremo il rischio di abbassare la guardia di fronte alla pandemia, ma speriamo di riconquistare tutti gli spazi e le occasioni che avevamo dovuto lasciare indietro. Abbiamo programmato con ottimo verso i prossimi mesi, in cui Jesolo tornerà ad essere quella città scintillante e viva che tutti conoscono”.
“Questa manifestazione è come un alito di vento che, insieme ai profumi della primavera, porta con sé ossigeno fresco – commenta l’assessore Falvia Pastò -. Il centro storico di Jesolo, cuore della città, ha pulsato in tutti questi mesi, richiamando migliaia di visitatori con i vari appuntamenti organizzati dall’amministrazione e ora libererà tutta l’energia con la sua festa. Primavera in festa farà da apripista per i numerosi eventi dei prossimi mesi, rilanciando la città dopo due anni di preoccupazioni e rinunce”.
“Da sempre lo sport è di casa a Jesolo – dichiara l’assessore allo Sport della Città di Jesolo, Esterina Idra -. Nel 2021, seppure con tutte le difficoltà del caso, abbiamo creato spazi e occasioni affinché venisse praticato e promosso con l’obiettivo di mantenere unite le persone stimolando i più giovani, e la cittadinanza in generale, a un corretto stile di vite che lo comprendesse. Nonostante questo clima di incertezza, nei mesi scorsi abbiamo lavorato con ottimismo per riportare i grandi eventi di sport a Jesolo e oggi siamo felici di poter rivedere in programma appuntamenti di caratura internazionale insieme a momenti di divertimento per tutta la città”.
22.03.2022 – Aprilia Marittima. – Dal 14 al 16 Luglio si torna a ballare musica reggae nella storica sede del Camping Girasole di Aprilia Marittima (UD) a due passi dalle spiagge di Lignano Sabbiadoro.
Giunta alla sua seconda edizione, la One Love Reggae Reunion 2022 annuncia il suo programma al completo per passare una nuova vacanza reggae a 360 gradi fatta di musica e intrattenimento.
Durante questa edizione la piscina sarà aperta tutti i giorni e animata da una Free Yard a cura di Fyah Pon Babylon da Roma e non mancheranno offerte olistiche fatte di yoga, massaggi e bagni di gong per rilassare il pubblico reggae anche di giorno. L’area bimbi sarà gestita da Pikkio Clown, più che un mero animatore, un vero e proprio artista dell’intrattenimento infantile. Si riconferma anche la presenza dello spettacolo di marionette di Bob Marley del cileno Fernando, che diverte i piccoli come i grandi con uno show a tema reggae. Torneranno anche il bioarchitetto Francesco Pellizzari e l’artigiano artista Francesco Tasca che l’anno scorso costruirono un forno in terra cruda con i bambini e questa volta offriranno un laboratorio di panificazione per grandi e piccoli per condividere pane e pizza con tutti gli ospiti presenti. La vera novità di questa edizione sarà il Villaggio Africano aperto tutti i giorni dalle 12 alle 19 che offrirà un laboratorio di cucina africana e workshop di danza e percussioni.
Per gli amanti dei bassi, il sound di Sattamassagana sarà acceso in pineta tutti i giorni dalle 10 alle 20 con una line up piena di ospiti da tutta Italia fra cui spiccano la full crew di Moa Anbessa, Jah Militant dalla Francia e per la prima volta in Italia, Peaceful Warrior da Cesena e Mistical Sound dalla Sicilia.
Il mainstage avrà il piacere di ospitare la storica band salentina dei Sud Sound System, Brusco da Roma e dall’Inghilterra il dubmaster Mad Professor accompagnato dalla bellissima voce afro-bresciana di Awa Fall.
Ad aprire il palco serale diversi artisti annunciati dall’esplosiva e localissima Tizla e da Fenomeno show da Londra, in molti accompagnati dalla riconfermata Soul Rebels Band di Piero Dread presente già nella scorsa edizione. Altri storici nomi della scena live animeranno le tre notti friulane come i Krikka Reggae dalla Basilicata, Jaka dalla Sicilia e i Quartiere Coffee dalla Toscana.
Pure la dancehall area notturna non si fa parlare dietro portando in console affermati nomi della scena come Lampadread, Northern Lights e Bomchilom.
A confermare la loro presenza nuovamente anche quattro Reggae Ambassadors, artisti che hanno con il loro impegno di una vita contribuito alla storia del reggae in Italia e che per questo vennero l’anno scorso premiati proprio dall’Associazione One Love: Vitowar, Pier Tosi, Raina e Lampadread – saranno i loro djset a intrattenere il pubblico nei cambi palco.
Insomma anche se il litorale di Lignano Sabbiadoro è a pochi km di distanza, questa volta non vi è motivo di lasciare il campeggio di giorno – tra tuffi in piscina e intrattenimenti per tutte le età, il divertimento durante questa vacanza reggae è assicurato e la musica reggae verrà rappresentata da nord a sud dello stivale.
DAL 31/03 AL 03/04 LO SHOPPING SOSTENIBILE DI “VINOKILO” FA TAPPA AL TIARE SHOPPING BIGLIETTO GRATUITO E SERVIZIO NAVETTA DA TRIESTE, UDINE E MONFALCONETANTE ATTIVITÀ COLLATERALI E PUNTO RACCOLTA ABITI USATI
Il più grande Vintage Festival europeo arriva a Villesse: da giovedì 31 marzo a domenica 4 aprile dalle 10.00 alle 20.00 il Tiare Shopping Meeting Place ospita VINOKILO, l’evento itinerante che promuove lo shopping sostenibile.
L’evento si svolge al II piano del Centro, di fronte all’ingresso IKEA. Una volta ritirata la propria borsa Vinokilo si potrà cominciare a vivere l’esperienza vintage tra vestiti e accessori di alta qualità e dei brand più noti, disponibili in moltissime taglie, divisi per tipologie e tutti venduti rigorosamente al chilo. Una volta riempita, la borsa va portata alla cassa e il team di Vinokilo la peserà per comunicare la spesa corrispondente: 50€ al kg il primo giorno, 45€ al kg il secondo e il terzo giorno, 40€ al kg l’ultimo giorno.
Per partecipare è necessario prenotare il bigliettogratuito in anticipo al link www.bit.ly/TiareVinoKilo.
Per rendere ancora più semplice e sostenibile l’accesso è stato inoltre predisposto un servizio navetta gratuito che rispetta i seguenti orari: – da Udine, viale Europa Unita, ore 9:00, 12:30 e 16:00 con ritorno dal Tiare alle ore 12:00, 15:30 e 19:30; – da Trieste, piazza Oberdan, ore 9:00, 12:30 e 16:00 con ritorno dal Tiare alle ore 11:45, 15:15 e 19:15; – da Monfalcone, piazzale della Stazione, ore 9:20, 12:50 e 16:20 con ritorno dal Tiare alle ore 11:45, 15:15 e 19:15.
VINOKILO CIRCLE Ognuno di noi può fare la sua parte limitando gli sprechi e promuovendo uno stile di vita più sostenibile attraverso l’economia circolare. Per questo verrà allestito un punto raccolta pop-up per gli abiti che non si indossano più (lavati, in buono/ottimo stato, no scarpe, intimo, accessori e marchi del fast fashion) in cambio verrà applicato uno sconto sui nuovi acquisti fino a un massimo del 30% in base alla quantità donata:
da 1 a 2 kg: 10% di sconto
da 2 a 3 kg: 20% di sconto
più di 3 kg: 30% di sconto
Il Tiare Shopping sarà inoltre animato da numerose attività collaterali per valorizzare ulteriormente la VINOKILO EXPERIENCE:
Giovedì 31 Marzo 10-14 | Podcast Sostenibilità by INTRECCI ETICI & Vinokilo Playlist 14-20 | Starting Live painting by ANNA MARZUTTINI
Venerdi 2 Aprile 10-15 | Podcast Sostenibilità by INTRECCI ETICI & Vinokilo Playlist Dalle 15.00 alle 16.00 Workshop cucito creativo by Associazione Noi dell’Arte Live painting by ANNA MARZUTTINI
Sabato 3 Aprile 10-15 | Podcast Sostenibilità by INTRECCI ETICI & Vinokilo Playlist Dalle 15.00 alle 16.00 Workshop cucito creativo by Associazione Noi dell’Arte Dalle 16.00 alle 19.00 Vinokilo DJset with – denis DJ – special guest from Trieste Live painting by ANNA MARZUTTINI
Domenica 4 Aprile 10-15 | Podcast Sostenibilità by INTRECCI ETICI & Vinokilo Playlist Dalle 15.00 alle 18.00 Vinokilo DJset with – denis DJ – special guest from Triest
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ANNA MARZUTTINI (annamarzuttini.wordpress.com) è una pittrice e illustratrice nata a Gemona del Friuli nel 1990. Vive a Venezia dal 2011 dove si è diplomata in Arti visive e discipline delle arti performative all’Accademia delle Belle Arti. Dal 2016 affianca l’illustrazione al lavoro di pittrice. Utilizza e sperimenta diverse tecniche, sia tradizionali che digitali. Tra il 2018 e il 2019 ha lavorato negli studi artistici della Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia.
INTRECCI ETICI (www.intreccietici.it), ovvero la rivoluzione della moda sostenibile in Italia. Un documentario che vuole raccontare il movimento dello slow fashion in Italia per sensibilizzare le persone attorno a un tema così delicato e dimostrare che è possibile fare scelte più responsabili anche per quanto riguarda i vestiti che compriamo e indossiamo.
Le storie di chi sta rendendo la moda più etica e sostenibile in Italia permettono di approfondire alcuni argomenti con persone del settore e diventare consumatori più consapevoli
ASSOCIAZIONE NOI DELL’ARTE (www.noidellarte.it) L’Associazione nasce nel 2010 con l’ambizioso obiettivo di sostenere l’arte e l’artigianato in tutte le sue forme su un territorio ricco di storia come quello del Friuli Venezia Giulia attraverso attività di formazione e la valorizzazione di tradizioni, arti e antiche manualità che fanno parte del nostro patrimonio. La cultura materiale e le virtù artigianali del passato creano un vero e proprio ponte verso il futuro favorendo la costante ricerca creativa e diventando fonte di ispirazione.
Nel rispetto della normativa anti Covid-19 viene richiesto di indossare la mascherina, di mantenere la distanza e di non presentarsi se sono presenti sintomi influenzali.
Sea4All a Lignano Sabbiadoro: vela inclusiva dagli allenamenti regata alle nuove esperienze al comando di Càpita, il monoscafo a vela accessibile e performante
Il progetto di attività di mare per tutti e tutto l’anno del sodalizio lignanese Tiliaventum prosegue incessante approfittando dei soleggiati fine settimana di marzo oltre che per le consuete veleggiate, anche per affinare la conduzione dei mezzi a vela in regata e per avvicinare nuovi talenti alla disciplina. E così si alternano lezioni in aula con prove in mare di partenze e affinamento regolazioni vele, a emozionanti prove stando al timone di un mezzo unico al mondo, accessibile e molto performante che sarà presente sui campi di regata dell’Alto Adriatico anche non espressamente paralimpici, perché lo sport e il mare sono di tutti e per tutti, come insistentemente sempre ricordato dal Presidente Daniele Passoni che segue queste iniziative cresciute dopo i primi dalla metà degli anni ’80.
Sea4All vuol essere anche percorso che abbatte barriere fisico-architettoniche, mentali ed economiche, le esperienze sono infatti gratuite e disponibili per chiunque voglia provare il veleggiare grazie all’apprezzamento e sostegno dei Partner pubblici e privati, dello sforzo di numerosi soci armatori e volontari che, solo nella scorsa annualità, hanno consentito di poter effettuare ben 311 giornate/persona Prossimi appuntamenti sportivi agonistici saranno la partecipazione al Campionato dei 2 Golfi di Lignano Sabbiadoro programmato per fine aprile per poi proseguire con altri eventi e giungere in autunno a Trieste alla famosissima Barcolana, oltre a implementare le uscite in kite4all, sup4all con attrezzature appositamente allestite e sempre sportivamente ritrovarsi a fine giornata per momenti aggregativi arricchiti da prelibatezze enogastronomiche del territorio del Friuli Venezia Giulia
Sea4All gode del Patrocinio di regione Friuli Venezia Giulia, Friuli Venezia Giulia Turismo, Comune di Lignano Sabbiadoro e dell’indispensabile apprezzamento e supporto di Zampa Foundation, Marina Punta Faro Resort, Triride, Guidosimplex, Giotto Hearth Listener, Tecnolam Belluno, Triring, Eurobox, KeepSmart e tanti altri che di volta in volta si attivano per favorire tutte queste meravigliose attività
Si è conclusa con grande successo di pubblico la cerimonia organizzata da Aiccre Fvg a Ronchi dei Legionari per illustrare due progetti a cui il sodalizio europeo tiene molto: la giornata ha infatti registrato la premiazione degli 11 Comuni che hanno superato le selezioni del bando gemellaggi e la presentazione del programma Lab lanciato in anteprima in Friuli Venezia Giulia dal Consiglio d’Europa. “E’ con orgoglio che oggi possiamo annunciare il programma di formazione interattivo Leadership Academy Programme rivolto agli amministratori locali – ha spiegato il presidente Franco Brussa -. Come già avvenuto con l’agenda Eloge sul buon governo, Aiccre e l’istituto di sociologia Isig di Gorizia firmano, primi tra tutti in Italia, un accordo di collaborazione con il Consiglio di Strasburgo. Già a giugno saremo operativi con le prime lezioni e le giornate di didattica dal vivo. Ricordo che la nostra associazione, per legge regionale, è deputata alla formazione di funzionari e politici e alla logistica delle relazioni internazionali di fratellanza tra i Comuni”. Ed è proprio parlando dei risultati 2021 del bando gemellaggi che Brussa ha messo in luce “la forte partecipazione dei nostri paesi ad un’opportunità di crescita che non mette a disposizione solo risorse economiche bensì pure aiuti logistici e supporto pratico”. Insieme a Ronchi dei Legionari, sono risultati vincitori i Comuni di Gorizia, Codroipo, Sacile, Spilimbergo, Tricesimo, San Lorenzo Isontino, Farra d’Isonzo, San Vito al Tagliamento, Duino Aurisina e Moggio Udinese. Alla presenza di decine tra sindaci, assessori e cittadini, l’associazione delle Regioni e dei Comuni d’Europa ha esposto i dettagli di ogni singola proposta di amicizia tra gli enti territoriali del Friuli Venezia Giulia e le realtà omologhe della Ue. “E’ finito il tempo in cui si guardava ai gemellaggi unicamente come un’occasione di ritrovo, senza una reale valorizzazione dello spirito di fondo di queste iniziative e la promozione dei valori unitari di solidarietà tra i popoli”, ha concluso il presidente regionale ricordando i Trattati istitutivi dell’Unione, sottoscritti a Roma proprio il 27 marzo 1957.
Visitare i luoghi legati alla poesia giovanile di Pier Paolo Pasolini, scoprire la sorgente originaria dei suoi sogni e delle sue ossessioni, della sua straordinaria creatività: a Casarsa e nel suo Friuli, dalla dimora di famiglia – Casa Colussi, oggi Centro Studi Pier Paolo Pasolini – a Versuta, da San Giovanni alla chiesetta di Santa Croce. Un itinerario che permette di approfondire la vicenda umana e artistica del grande poeta, scrittore e regista nel 2022 che segna il centenario della nascita. Domenica 3 aprile è in vista la seconda tappa del progetto “In un futuro aprile. Pasolini da Casarsa al mondo”, curato da Fondazione Pordenonelegge.it in sinergia con il centro Studi Pasolini: in collaborazione con PromoTurismoFVG è proprio da una visita guidata nei luoghi pasoliniani che si partirà, alle 15.30, con appuntamento per tutti a casa Colussi, dove si formeranno due gruppi. Uno inizierà la sua visita dal Centro Studi, l’altro si sposterà sul territorio, con tappa nei luoghi iconici: in origine c’è Casarsa, il paese della madre di Pier Paolo Pasolini, della prima infanzia e delle vacanze estive, e c’è Casarsa per l’ultima dimora, il piccolo cimitero dove lo scrittore riposa assieme ai suoi familiari. Nel mezzo, la chiesetta di Santa Croce, con gli affreschi di Pomponio Amalteo che Pasolini, aiutato dai ragazzi di Casarsa, cominciò a pulire e restaurare. Non distante, il piccolo borgo di Versuta che testimonia l’esperienza dell’Academiuta di Lenga furlana, e la campagna circostante celebrata nelle Poesie a Casarsa. Mentre la piccola frazione di San Giovanni è legata all’impegno politico del poeta, che qui faceva affiggere i manifesti murali da lui stesso ispirati. La visita guidata dovrà essere prenotata entro sabato 2 aprile, ore 17.30 presso Pordenone Infopoint Palazzo Badini Via Mazzini, 2, tel. +39 0434 520381 – cell. +39 335 151 6948 -email info.pordenone@promoturismo.fvg.it Per il trasferimento a Versuta, San Giovanni e al cimitero sarà necessario munirsi di mezzi propri.
E alle 18, sempre domenica 3 aprile, i due gruppi, a conclusione della visita guidata, si ritroveranno al ridotto del Teatro Pasolini di Casarsa, per scoprire il progetto 11#22 promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ospitato dal portale Italiana, realizzato a cura di Fondazione Pordenonelegge.it: si tratta di 11 video girati nei luoghi pasoliniani di Casarsa, affidati a 11 giovani poeti che raccontano i luoghi ispiratori della propria poetica. Insieme ricompongono il puzzle personale e poetico di Pier Paolo Pasolini, offrendo una attualissima panoramica di 11 significative giovani voci della poesia italiana. Introdotto da Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, con Roberto Cescon, curatore della Antologia della Giovane Poesia italiana, l’incontro vedrà protagonisti con letture e interventi i poeti Maddalena Lotter, Daniele Orso e Marco Scarpa, impegnati nel progetto 11#22,.
In particolare Maddalena Lotter, con il video “Aga dal me país” [acqua del mio paese], racconta lL’acqua dolce, rigenerante e materna nella Casarsa di Pasolini e quella salata dell’alta marea veneziana: per la poetessa Maddalena Lotter trasforma la città in un «mostro mitologico» che «inspira acqua salsa fino a che il mondo di sotto e il mondo di sopra, mare e terra, non si uniscono in un unico corpo indefinito e stravolto, per espirare, poi, nel lento processo di allontanamento e nostalgia.» Daniele Orso con “Chel còur beàt” [quel cuore beato] ci riporta alla poesia Viers Pordenone e il mont (Verso Pordenone e il mondo) in cui Pasolini osserva l’inesorabile deriva del mondo rurale a favore di un nuovo – e distruttivo – avvento industriale. Similmente il poeta Daniele Orso sembra accogliere e rimodulare la stessa riflessione storica, per riaffermare la capacità resistente e tenace della sua terra -quella della Bassa friulana- contro «la pressione dei tempi: ieri alle razzie barbariche, oggi ai capannoni e ai mega-centri commerciali». E Marco Scarpa con “Tal borc l’alba sidina” [nel borgo l’alba silenziosa] ci accompagna in un confronto fra le Poesie a Casarsa di Pasolini, che risuonano delle voci e delle musiche vissute nei rari momenti di vera spensieratezza trascorsi nelle feste paesane tra Casarsa e San Vito al Tagliamento, e i «tavoli scheggiati, nel legno umile» di una vecchia osteria di Treviso vi è un ritorno alla fonte; nella socievolezza di quell’ambiente ritrova «un luogo che non si riesce a imbrigliare. La sintesi di un’idea di poesia».
Il presidente ZANIN e l’assessore ZILLI alla cerimonia a Ragogna in ricordo dei Caduti della Seconda guerra mondiale
Muris di Ragogna, 27 mar –
“Vicinanza e solidarietà agli alpini, ai quali presto l’Assemblea legislativa dedicherà con una norma ad hoc una giornata celebrativa regionale, e a tutti coloro che, dopo tanti anni, si sono sentiti attratti da questo monte e dal sacrificio che da qui viene urlato alle famiglie non solo del nostro Friuli, della nostra amata Patria, ma del mondo intero. Siamo a ricordare una tragedia che, per numeri, mi ha ricordato quella del terremoto del ’76”.
All’appuntamento, a Monte di Muris di Ragogna, per ricordare il naufragio della nave Galilea, lì dove il monumento ai caduti guarda alla chiesetta alpina Julia e domina sulla pianura udinese, c’era anche il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin. E con lui, l’assessore regionale Barbara Zilli e la consigliera regionale Mariagrazia Santoro.
“Da questo angolo del Friuli si scrive ancora la storia, nel ricordo dei poveri martiri della guerra, nella commozione del popolo friulano che ha sempre saputo rievocare con grande vigore gli anniversari di questa strage. Ma si scrive anche nell’emozione che viviamo in questo momento di grande fragilità internazionale che pone tanti interrogativi, dentro di noi e sui tavoli di chi ha la responsabilità di prendere decisioni”.
Ha esordito così l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, nel suo intervento in rappresentanza del governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga alla cerimonia in occasione dell’ottantesimo anniversario della strage a seguito dell’affondamento del piroscafo Galilea. L’evento commemorativo si è tenuto a Muris di Ragogna nei pressi del monumento ai caduti sul fronte greco albanese. Del monumento, che riporta i nomi dei tanti alpini del Gemona e le lapidi dei bersaglieri del 2° Reggimento e del I e XXI Battaglione Carabinieri, quest’anno si celebra anche il 50mo dall’inaugurazione.
Era la notte del 28 marzo 1942 quando un siluro inglese colpì il Galilea sul lato destro, verso prua, al largo dell’isola greca di Antipaxos nel Mar Ionio. Era salpato da Patrasso in direzione Bari la mattina, ma nel porto del capoluogo pugliese non ci arrivò mai: dopo sei ore, infatti, l’ex lussuoso piroscafo civile della triestina Adriatica Società Anonima di Navigazione, si inabissava. Aveva a bordo 1.335 persone, più del doppio rispetto alla capienza consigliata, per la maggior parte alpini del battaglione Gemona, alcuni ospedali da campo della Divisione Julia, ma anche bersaglieri, carabinieri, numerosi militari in licenza, oltre a un centinaio di marinai e una sessantina di prigionieri, tra greci e italiani. Furono solo 279 i superstiti, 205 gli alpini.
“Sono qui – ha affermato Zilli, ringraziando i rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni, delle Forze dell’ordine – per esprimere la gratitudine per questo grande senso di appartenenza alla grande storia e per la voglia di coglierne gli insegnamenti per consegnare al futuro, ai nostri ragazzi, ciò che non deve più accadere; per consegnare un monito e il valore che gli alpini rappresentano in questa terra: solidarietà, ed è quella che stiamo offrendo oggi ai profughi della guerra in Ucraina, e rispetto per la Patria e i valori che condividiamo. È questo – ha concluso l’assessore – il senso più profondo che vorrei trasmettere in una giornata così ricca di emozione: l’appartenere ad una comunità che ha valori e che li incarna nell’impegno, nella solidarietà, nel rispetto per il prossimo”.
A Muris il generale Fabio Maioli, comandante della Brigata alpina Julia, ha ricordato che dei 991 soldati che persero la vita in quel frangente 651 erano alpini, e dei 279 superstiti 205 le penne nere.
“Giovani che affrontavano quel viaggio con apprensione, ma che si sentivano parte di un ideale, di un dovere, dell’accoglimento di un servizio”, ha detto ancora Zanin ai tanti presenti, sottolineando come, per quel servizio, persero la vita. “Ecco che dobbiamo ricordare ciò che hanno saputo affrontare in termini di obbedienza, di sacrificio, di valore. In un mondo disorientato come quello che la pandemia ci ha lasciato e che la guerra in Ucraina sta continuando a confondere, dobbiamo capire come mai dopo tanti anni ci sia ancora qualcuno che immagina di sopraffare il proprio vicino per questioni di potere, economiche, di guadagnare un metro di terra bagnato del sangue di civili spesso inermi”.
“Qui non siamo con lo sguardo rivolto al passato. Questi morti ci dicono di far sì che i valori per cui hanno dato la vita diventino i valori di tutti noi – ha rimarcato Zanin -, a cominciare dai bambini in cui risiede la speranza. Commemorare non significa nulla se quell’insegnamento non entra in ciascuno di noi. Ed è responsabilità delle istituzioni assicurare che queste commemorazioni abbiano la pulizia etica e morale dei soldati che si sono sacrificati per la Patria. A noi sta la responsabilità di affermarlo e ai giovani di difenderlo per il futuro”.
La giornata commemorativa di Muris ha visto la Fanfara della Brigata alpina Julia intonare “Speroni e sciabole” e poi con “Fanteria”, assieme al picchetto d’onore, ha dato il giusto riconoscimento al labaro dell’Associazione nazionale alpini e al gonfalone della città di Udine, decorato di medaglia d’oro al valor militare. A seguire, l’alzabandiera, le allocuzioni di autorità civili e militari, la santa messa celebrata dal cappellano don Albino D’Orlando, a cui ha fatto da cornice il coro Amici della montagna diretto da Cristina Narduzzi. Alla fine, gli Onori ai Caduti con la deposizione delle corone. In prima fila, ad ascoltare la preghiera del naufrago dedicata agli alpini del Gemona, anche Paola Dal Din, medaglia d’oro al valor militare.
Alma Concin, sindaca di Ragogna, ha rammentato che con l’80esimo dall’affondamento si celebra anche il 50esimo dall’inaugurazione del monumento in cui sono incisi tutti i nomi dei naufraghi di quella tremenda notte. Agli alpini ha detto: “Siete esempio per tutti, in Italia e nel mondo; grazie”.
Emozionato e sentito l’intervento del presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero, e parimenti quello dell’assessore Zilli che ha portato i saluti del presidente della Regione. “Da questo angolo di Friuli si scrive ancora la storia e lo si fa nell’emozione che viviamo in questo momento di grande fragilità internazionale”, ha detto ringraziando tutti “per il grande senso di appartenenza alla nostra storia, per la voglia di coglierne gli insegnamenti e consegnare ai ragazzi ciò che non deve più accadere”. ACON/RCM ARC/EP/pph
A Vuokatti consegnata la bandiera olimpica europea al FVG
Fedriga : Sono convinto che la nostra regione vincerà questa sfida
Alla Vuokatti Arena si è tenuto l’ultimo evento della quindicesima edizione del Festival Olimpico della Gioventù Europea, dando il via al cammino verso Eyof 2023 in Friuli Venezia Giulia. Dopo una settimana di competizioni, nella serata di venerdì 25 marzo, la cerimonia di chiusura è terminata con il passaggio della bandiera olimpica europea dagli organizzatori finlandesi a quelli italiani. Sul palco Il presidente dei Comitati Olimpici Europei, Spyros Capralos, dopo aver ricevuto il drappo dal sindaco di Sotkamo Mika Kilpelaineni, l’ha consegnato ai rappresentanti della regione Friuli Venezia Giulia, Maurizio Dunnhofer e Giorgio Brandolin, in veste di presidente e vicepresidente del comitato esecutivo di Eyof 2023. Prima della cerimonia della consegna della bandiera è stato divulgato un videomessaggio, sul maxischermo e in diretta streaming sul sito https://eyof.tv, del presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, in cui il governatore della regione ha voluto salutare il comitato organizzatore di Vuokatti 2022 e i rappresentanti del COE, dando appuntamento in Friuli Venezia Giulia, dal 21 al 28 gennaio 2023 per la sedicesima edizione del Festival Olimpico Invernale della Gioventù Europea. Sono convinto che la nostra regione vincerà questa sfida e che tutti gli atleti e ospiti apprezzeranno il calore, l’accoglienza, l’entusiasmo e la disponibilità delle nostre genti, ha concluso Fedriga.
Ad issare la bandiera italiana è stato l’azzurro Alessandro Loreggia, vincitore di un oro, un argento e un bronzo nello short track.
Vuokatti 2022 ha visto la partecipazione di un migliaio circa di giovani atleti, dai 14 ai 18 anni, provenienti da oltre 40 paesi che hanno gareggiato in 9 discipline. L’Italia ha chiuso al secondo posto nel medagliere, preceduta dai padroni di casa della Finlandia e davanti all’Austria. La delegazione azzurra ritorna a casa con 20 medaglie conquistate, di cui due vinte da atleti del Friuli Venezia Giulia. Greta Pinzani di Tarvisio, bronzo in combinata nordica nella prova a squadre mista e il sappadino Mattia Piller Hofer, argento nel biathlon individuale sprint 7,5km.
Chiesa di Santa Maria dei Battuti, 3 aprile -1 maggio 2022
L’arte dell’acquerello di Germana Snaidero nuovamente a Cividale del Friuli: la sua mostra personale “Acque della mia terra” si inaugurerà sabato 2 aprile alle ore 18, presso la Chiesa di Santa Maria dei Battuti in Borgo di Ponte, con il patrocinio dell’amministrazione comunale cividalese.
Tra i colori e i riflessi delle marine e delle acque dolci del Friuli Venezia Giulia, l’artista esplora e rappresenta la sua terra in una sorta di geografia sentimentale, connettendosi con lo spirito della natura. I suoi acquerelli nascono da un’urgenza interiore che cerca risposte, attraverso il visibile, ai fondamentali interrogativi sul senso della vita e sui legami tra gli esseri viventi e la madre terra.
Il ricco percorso espositivo, oltre quaranta dipinti, ricalca il cammino di meditazione elaborato dalla Snaidero durante la sua pittura en plein air, a stretto contatto con la natura.
Le acque, protagoniste della mostra, raccontano il lirismo sommesso della natura nel Friuli Venezia Giulia. Oltre alla dimensione territoriale, l’acqua veicola un messaggio universale: è metafora della vita, specchio cangiante in continuo divenire.
Oltre alle mostre personali precedenti e alla partecipazione a fiere d’arte a Genova e Parma, diversi sono i traguardi conseguiti dall’artista a livello internazionale, con esposizioni collettive in Francia, Hong Kong, Slovenia, Polonia, Albania; e a livello nazionale, a Venezia, Fabriano, Urbino, Cagliari, Genova, Monza, Roma.
Germana Snaidero ha ricevuto nel 2021 la menzione d’onore per l’opera “Natisone” al 1° premio Tiepolo d’oro dell’associazione dell’Accademia di belle arti di Udine.
E’ tra le fondatrici di Acquerello del Doge, nell’ambito del Circolo Artistico Quadrivium di Codroipo.
Diverse sue opere sono state pubblicate su cataloghi e riviste con commenti critici; “L’art de l’aquarelle” n.49 del 2021 e “The Art of Watercolour” n.42 le hanno dedicato un articolo di due pagine dal titolo “Germana Snaidero – Moments de sérénité”.
All’inaugurazione sarà presente Angela Zappulla, referente dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cividale; gli intermezzi musicali saranno a cura del duo Di Lena.
La mostra rimarrà aperta fino al 1° maggio.
ACQUE DELLA MIA TERRA
Cividale del Friuli – Chiesa di S. Maria dei Battuti, Borgo di Ponte
Inaugurazione 2 aprile h.18
Apertura: dal 3 aprile al 1° maggio 2022
Orari: sabato e domenica e nei giorni festivi 18 aprile e 25 aprile – h:10 -13 /15 – 18
Ingresso gratuito, con green pass rafforzato e mascherina
Il 2 giugno all’Arena di Verona andrà in scena la serata-evento
“DALLARENALUCIO”
conduce CARLO CONTI
con la partecipazione straordinaria di FIORELLA MANNOIA
Una grande festa con un cast d’eccezione a rendere omaggio a Lucio Dalla
Ospiti della serata: MARCO MENGONI, ALESSANDRA AMOROSO, GIULIANO SANGIORGI, SAMUELE BERSANI, LUCA CARBONI, RON, TOMMASO PARADISO, BRUNORI SAS, LA RAPPRESENTANTE DI LISTA, IL VOLO, GIGI D’ALESSIO, TOSCA, PIERDAVIDE CARONE, ORNELLA VANONI e tanti altri…
Saranno Carlo Conti con la partecipazione straordinaria di Fiorella Mannoia, a presentare la serata-evento DALLARENALUCIO, dedicata a Lucio Dalla. Una meravigliosa occasione di festa con un cast artistico d’eccezione, il 2 giugno nella magnifica cornice dell’Arena di Verona, per rendere omaggio al genio del grande artista scomparso dieci anni fa.
Carlo e Fiorella accompagneranno il pubblico in un percorso fatto di canzoni, racconti, aneddoti, con cui ogni protagonista della serata ricorderà l’amato cantautore.
Tanti grandi artisti insieme per Lucio, in quella che si preannuncia una serata magica e indimenticabile: Marco Mengoni, Alessandra Amoroso, Giuliano Sangiorgi, Samuele Bersani, Luca Carboni, Ron, Tommaso Paradiso, Brunori Sas, La Rappresentante di Lista, Il Volo, Gigi D’Alessio, Tosca, Pierdavide Carone, Ornella Vanoni e tanti altri.
In un anno ricco di iniziative per ricordarlo, DALLARENALUCIO sarà tra gli eventi più prestigiosi del 2022 (e il secondo in omaggio a Dalla, dopo quello di grande successo del 2013 a Bologna, organizzato per festeggiare idealmente il suo 70esimo compleanno).
Dalla è stata una figura di riferimento fondamentale nel panorama musicale italiano, forse quella più istrionica e sui generis, sicuramente volàno e modello di ispirazione per molte successive generazioni di artisti, ci ha donato non solo dei capolavori ma anche tantissime perle, nascoste tra le pieghe di un repertorio straordinario e sconfinato, che farà da “colonna sonora” alla serata-evento all’Arena di Verona. Il suo genio, irripetibile, è ancora oggi tra di noi e lo sarà per sempre.
L’evento è una co-produzione “Ballandi” e “Friends&Partners”. Biglietti in vendita sul Circuito Ticketone, prezzi a partire da 35 euro.
Prenderà il via il prossimo 4 luglio l’edizione 2022 del centro vacanze comunale che si protrarrà fino al 29 luglio, con proroga in via sperimentale al mese di agosto 2022.
“Abbiamo attivato le preiscrizioni – spiega l’assessore alle Politiche Sociali Catia Brinis – soprattutto per conoscere i numeri indicativi dei possibili fruitori del servizio in agosto, periodo in cui sarà possibile attivare il centro vacanze solo in presenza di un numero minimo di iscritti. Qualora la richiesta per agosto fosse troppo bassa, organizzeremo comunque un’alternativa al classico centro estivo con un servizio di animazione presso il Centro Giovani di Carraria. Per il mese di luglio, invece, ci aspettiamo una buona risposta dalle famiglie”.
Le iscrizioni saranno aperte a tutti i bambini e ragazzi delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. “Per i più piccoli la sede sarà presso la scuola dell’infanzia Liberale mentre per gli alunni delle primarie e secondarie di primo grado il centro estivo sarà dislocato nella scuola Tomadini di Rualis”. “La frequenza sarà dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 17.00, con servizio mensa incluso – continua l’assessore Brinis – per i bambini della scuola dell’infanzia, previa formale richiesta, sarà consentita l’uscita anticipata alle ore 14.00”.
Il programma si preannuncia variegato; sempre l’assessore Brinis spiega che “ci saranno collaborazioni con associazioni sportive, con fattorie didattiche per percorsi green, con musei per percorsi culturali alla scoperta delle bellezze archeologiche e culturali cittadini dall’archeologia ai longobardi alle marionette. Inoltre, verranno proposte le giornate in piscina e le gite giornaliere sul territorio, solo per i bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di I grado”.
Le famiglie interessate possono quindi presentare la pre-iscrizione all’Ufficio Protocollo (Corso P. d’Aquileia 2) o inviarla a mezzo mail al seguente indirizzo di protocollo: comune.cividaledelfriuli@certgov.fvg.it entro il 04 aprile.
La documentazione è scaricabile dal sito www.cividale.net alla sezione notizie.
Visita alla Lunetta Napoleonica di Porta Aquileiae alla sua galleria sotterranea
Savi: “Un luogo aperto apposta per il FAI.Scoperta delle strategie militari per difendere la Fortezza”
Assieme alla primavera, ritornano anche quest’anno le Giornate FAI dedicate alla scoperta e visita dei luoghi più particolari e inesplorati del patrimonio storico italiano. Sabato 26 e domenica 27 marzo, Palmanova permetterà la visita alla Lunetta Napoleonica a sinistra di Porta Aquileia, gestita e curata abitualmente dall’Associazione Amici dei Bastioni. Un luogo visitabile solo in poche occasioni e che si compone di una struttura fortificata fuori terra e di una galleria sotterranea lunga alcune centinaia di metri, raggiungibile solo tramite due scale a chiocciola in pietra dal piano superiore della costruzione. L’evento è organizzato dal FAI di Palmanova, coordinato dalla Presidente Luisa Del Zotto, in collaborazione con il Comune.
“Un luogo molto particolare, aperto questo fine settimana apposta per il FAI. Sarà un viaggio unico tra le fortificazioni di Palmanova e alla scoperta delle strategie militari ideate da Venezia prima e da Napoleone poi, per difendere la Fortezza. Prima visiteremo il corpo principale, poi il piano superiore, per poi scendere sottoterra, percorrere la lunga galleria realizzata sotto la fortificazioni e sbucare sul fossato”, commenta l’assessore a cultura e turismo Silvia Savi.
“A guidare i visitatori ci saranno alcuni ragazzi dell’Istituto Eniaudi e Mattei di Palmanova assieme a cittadini volontari. A loro il compito di raccontare l’unicità della città Fortezza. Un modo per rendere tutto più autentico e vivere assieme la scoperta dei misteri e delle tecniche che i Bastioni di Palmanova ancora conservano”.
Non è necessaria la prenotazione. Orari: Sabato e domenica 10-13 e 15-18 (turni di visita ogni 30 minuti). Si potrà parcheggiare nei pressi di Porta Aquileia: qui saranno presenti le indicazioni per raggiungere a piedi, in pochi minuti, la Lunetta Napoleonica.
La trentesima edizione delle Giornate FAI di Primavera, torna nelle date e nelle modalità cui siamo più abituati, e prevede 700 aperture in 400 località in tutta Italia, di cui 18 in 9 Comuni del Friuli Venezia Giulia: Sagrado, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo, Trieste, Cervignano del Friuli, Manzano, Palmanova, Ruda e Udine. Maggiori informazioni sul sito www.giornatefai.it.
Nei punti di partenza delle visite saranno presenti i Volontari FAI e i ragazzi delle scuole scelti come Ciceroni. Viene suggerito un contributo minimo di 3 euro che andrà a sostenere le attività istituzionali della Fondazione.
L’evento si svolge con il Patrocinio del Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della Cultura, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane.
A Vuokatti, in Finlandia la delegazione di Eyof FVG 2023
Venerdì 25 marzo il passaggio della bandiera olimpica
A Vuokatti nell’artico finlandese, nella municipalità di Sotkamo, si sta svolgendo il Festival Olimpico della Gioventù Europea con giovani atleti, dai 14 ai 18 anni, provenienti da 47 paesi che gareggiano in 9 discipline sportive. Una settimana di competizioni il cui epilogo è calendarizzato per venerdì 25 marzo, data in cui si svolgerà la cerimonia di chiusura prevista (ad oggi) alle ore 19.00 (18.00 in Italia) a cui prenderà parte una rappresentativa del comitato organizzatore di Eyof FVG 2023. La delegazione italiana verrà coinvolta nel momento del passaggo e consegna della bandiera olimpica.
In terra finlandese il presidente Eyof 2023 Maurizio Dunnhofer, insieme al vicepresidente Giorgio Brandolin e il direttore generale Giorgio Kaidisch parteciperanno anche a degli incontri tecnici e assisteranno ad alcune gare in programma. La cerimonia di chiusura sarà trasmessa in diretta streaming sul canale COE (Comitati olimpici europei) https://eyof.tv/
UDINE PROTAGONISTA DI CITYCIRCLE, PROGETTO EUROPEO, CON INTERESSANTI NOVITÀ NEL CAMPO DELL’ECONOMIA CIRCOLARE COME LA SIMBIOSI INDUSTRIALE TRA DUE IMPIANTI CITTADINI PER L’ENERGIA PULITA.
La presentazione è in programma il 24 marzo a Udine, nell’evento dedicato a “CityCircle – centri di economia circolare nell’Europa centrale”.
Giulia Manzan, assessore del Comune di Udine alla Pianificazione territoriale e ai Progetti europei: “Citycircle sarà un punto di riferimento per quanti vorranno attivare nel pubblico e nel privato, nuove iniziative legate ai principi di sostenibilità, comprese quelle specifiche dell’economia circolare”.
Udine, 19 marzo 2022 – Diffondere e applicare i principi dell’economia circolare per rendere le città luoghi migliori in cui vivere e lavorare, garantendo opportunità di sviluppo sostenibile e un sistema economico pianificato, capace di riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi. È l’obiettivo del progetto “Citycircle – Centri di economia circolare nell’Europa centrale”, finanziato dal Programma europeo per la Cooperazione Transnazionale Interreg Central Europe .
Tra i dieci partner coinvolti, provenienti da sei diversi Paesi europei, ci sono il Comune di Udine e l‘Agenzia per l’Energia FVG,che nell’evento previsto per il 24 marzo dalle 16.30 alle 18.30 in sala Ajace (palazzo municipale – Piazza Libertà) presenteranno alla cittadinanza il piano di fattibilità del progetto.
È stata proprio Udine, infatti, a realizzare il progetto pilota nell’ambito di Citycircle, che si propone come potenziale “simbiosi industriale” tra un nuovo impianto di cogenerazione alimentato a biogas di proprietà dell’Azienda Net Spa e un impianto esistente di depurazione e trattamento acque di proprietà del Comune e gestito da Cafc Spa. Il progetto si è articolato nell’arco di 36 mesi (1° aprile 2019 – 31 marzo 2022), con un finanziamento complessivo di € 2.001.705,00 (suddivisi in quote di finanziamento europeo e nazionale), e una quota di finanziamento per il Comune di Udine di € 186.225 (80% da fondi europei, 20% attraverso il Fondo di Rotazione Nazionale).
“L’obiettivo di quest’ultima iniziativa – precisa l’assessore Manzan – è studiare la creazione di un sistema energetico intelligente che realizzi un modello rigenerativo di utilizzo dell’energia. Ciò è reso possibile da una visione sistemica, che sviluppa sinergie tra l’impianto di digestione anaerobica dei rifiuti organici, il depuratore delle acque reflue e il mercato agroalimentare”.
Nell’ambito del progetto europeo Citycircle, nel 2021 e nel 2022 il Comune di Udine ha inoltre organizzato due cicli di eventi formativi online e visite alle aziende in presenza, rivolti ai cittadini, alla pubblica amministrazione e ai professionisti, con circa un migliaio di partecipanti da tutta Italia. Sempre per quanto riguarda le attività locali, Ape Fvg ha redatto un manuale in italiano con i concetti di base per l’economia circolare, mentre il Comune di Udine ha realizzato un manifesto di facile consultazione dal titolo “L’economia circolare in 10 parole”. All’implementazione delle azioni previste dal progetto europeo partecipano molti attori del territorio, tra cui Cafc Spa, Net Spa, Udine Mercati Srl, Federconsumatori FVG e Università di Udine – Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura.
“Le numerose persone coinvolte durante gli eventi formativi e le visite alle aziende organizzate da Citycircle – ricorda Bruno Grizzaffi referente del progetto per il Comune di Udine – che con la loro presenza hanno manifestato interesse per questo progetto, sono l’indicatore migliore della sua validità e fattibilità”.
Lo studio di fattibilità del progetto pilota, oggetto di una convenzione tra Comune di Udine, Ape Fvg, Afc Spa, Net Spa, Udine Mercati Srl e Università di Udine, sarà quindi presentato in occasione dell’evento del 24 marzo in Sala Ajace. Riguarda i cicli dei rifiuti e dell’acqua e la ricerca analizza caratteristiche, costi e possibili esiti per la creazione di una vera “simbiosi” tra due impianti.
Interverranno Pietro Fontanini, sindaco di Udine, Roberto Pinton, rettore Università degli Studi di Udine, Giulia Manzan, assessore alla Pianificazione territoriale e Progetti europei del Comune di Udine, Bruno Grizzaffi e Nadia Vedova, dell’Ufficio Progetti Europei e Partecipazione del Comune di Udine, Michele Mion, direttore Divisione Depurazione e Servizio Engineering CAFC SpA, Luisa De Marco, presidente NET SpA, Tommaso Ponti, Presidente Udine Mercati Srl , Letizia D’Aronco, Consulente legale Federconsumatori FVG APS, Paolo Bon, presidente Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Udine, Matteo Mazzolini, direttore Agenzia per l’Energia Fvg, Patrizia Simeoni, referente per l’energia e ambiente del rettore dell’Università degli Studi di Udine- Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Udine.
Nel corso della mattinata del 24 marzo, si terrà anche l’evento finale del progetto internazionale, in modalità online, al quale prenderanno parte i diversi partner: per la Slovacchia, Tuke-Politecnico di Košice (lead partner) con l’Egct (Gruppo europeo di cooperazione territoriale), per l’Italia l’Ape Fvg e il Comune di Udine, per la Slovenia, la città di Kranj, con E-zavod, Istituto per soluzioni di sviluppo globali, e Bwcon (Baden-Württemberg Connected) per la Germania. Tra i progetti territoriali che verranno illustrati, quello per l’agricoltura e l’industria alimentare di Košice (Slovacchia), la gestione e il riutilizzo dei rifiuti a Varaždin (Croazia), la gestione dei siti industriali del territorio e degli spazi pubblici a Kranj (Slovenia), la produzione avanzata e ICT a Dornbirn (Austria).
“Citycircle – ricorda l’assessore Giulia Manzan – anche in futuro sarà un punto di riferimento per chi vorrà attivare nel pubblico e nel privato, nuove iniziative legate ai principi di sostenibilità, comprese quelle specifiche dell’economia circolare, in quanto al momento non esiste sul territorio cittadino e provinciale un riferimento per chi vuole attivare nuove iniziative di questo tipo”.
Molto spesso, infatti, si ha una frammentazione delle competenze specifiche necessarie che accompagnata da una mancanza di coordinamento rende difficile, specie per le Pmi, individuare in modo semplice i professionisti o le organizzazioni, in grado di fornire supporto tecnico e normativo sulle diverse questioni. All’interno di questa strategia, si cerca di rispondere a questo ostacolo concretizzando nuovi strumenti e modalità operative.
LA CINETECA RICORDA IL CENTENARIO DI UNO DEI MOSTRI SACRI DELLA COMMEDIA ALL’ITALIANACON ROMANZO POPOLARE DI MARIO MONICELLI, CON UGO TOGNAZZI, ORNELLA MUTI E MICHELE PLACIDO
PRIMA DEL FILM I RICORDI DI QUEL SET DI MICHELE PLACIDO NELLA VIDEO INTERVISTA DI LORENZO CODELLI
Al Cinema Sociale di Gemona, mercoledì 23 marzo, ore 21, ingresso libero
Il 23 marzo 1922, nasceva a Cremona Ugo Tognazzi, destinato a diventare uno dei volti più noti della commedia all’italiana (e non solo). La Cineteca del Friuli lo ricorda nel giorno del centenario in una delle sue grandi interpretazioni, quella di Giulio Basletti, il cinquantenne operaio sindacalista – e tifoso milanista, come lo stesso Ugo – di Romanzo popolare (1974) di Mario Monicelli. Il suo matrimonio con la diciassettenne Vincenzina, una splendida Ornella Muti, sfocerà in un “dramma della gelosia” con l’entrata in scena dell’agente Giovanni Pizzullo, impersonato dal ventottenne Michele Placido, che si innamora della giovane sposa.
La copia d’epoca del film conservata all’Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia sarà proiettata mercoledì 23 marzo alle ore 21 al Cinema Sociale di Gemona (ingresso libero, nel rispetto delle norme anti-Covid) nel recente restauro digitale della Cineteca realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo.
Considerato dallo stesso Monicelli un sequel di I compagni (1963), sulle lotte operaie nella Torino di fine Ottocento, Romanzo Popolare non è semplicemente una commedia famigliare ma uno spaccato sociale e di costume dell’Italia degli anni Settanta del Novecento, con uno sguardo attento anche alla questione femminile. L’ambiente è quello operaio e della piccola borghesia lombarda, con le rivendicazioni dei lavoratori e l’aspirazione a una mentalità più moderna e aperta nei rapporti uomo-donna, facile da proclamare quanto difficile da applicare.
Romanzo Popolare fu uno dei maggiori successi della stagione e valse il David di Donatello ad Age, Furio Scarpelli e Mario Monicelli per la sceneggiatura, il Globo d’oro a Michele Placido come miglior attore rivelazione e la nomination ai Nastri d’argento per Tognazzi e Placido, rispettivamente come miglior attore protagonista e miglior attore non protagonista. Ai dialoghi collaborarono Beppe Viola, che compare anche nel film nel ruolo della maschera che non permette a Vincenzina di entrare al cinema perché non ancora diciottenne, e Enzo Jannacci, autore della colonna sonora, in cui spicca la canzone “Vincenzina e la fabbrica”, cantata da Jannacci.
La proiezione del film sarà anticipata da una videointervista di quindici minuti del critico cinematografico Lorenzo Codelli, vicepresidente della Cineteca, a Michele Placido, che rievoca l’atmosfera sul set e i rapporti con Mario Monicelli, Ornella Muti, e soprattutto Ugo Tognazzi, che incontrò per la prima volta in quell’occasione e di cui diventò grande amico, concludendo con un po’ di nostalgia: “Era il periodo d’oro del cinema italiano (…) All’epoca era tutto più divertente, più leggero, ma si facevano dei capolavori!”.
Evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblicadi fondi
sabato 26 e domenica 27 marzo 2022
Le Giornate FAI compiono Trenta Primavere
Una festa, ma non solo: l’occasione per rinsaldare i valori del vivere civile testimoniati dal patrimonio culturale
In programma visite a contributo libero in oltre 700 luoghi inaccessibili o poco conosciuti in 400 città.
In Veneto oltre quaranta i luoghi da scoprire
Elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it
Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria,grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni (elenco deiluoghi aperti e modalità di partecipazione consultabili su www.giornatefai.it; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, è consigliata la prenotazione online perché garantisce l’accesso alla visita).
Le Giornate FAI quest’anno compiono “trenta primavere”: dal 1993 a oggi, 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”. Un traguardo esaltante, che tuttavia non potrà essere solo una festa. Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea, non è il momento di festeggiare, né di invitare gli italiani a distrarsi nel puro godimento delle meraviglie del nostro Paese, ma piuttosto a concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile. In cos’altro si incarna, del resto, l’identità di un popolo se non nella sua storia, nella cultura e nella tradizione? I monumenti, il paesaggio, le opere d’arte raccontano chi siamo a chi non ci conosce e alle generazioni presenti e future: il patrimonio culturale è come il patrimonio genetico di un popolo, che conserva a perenne memoria un codice di esperienze e valori condivisi su cui si fonda la nostra umanità.
Mai come quest’anno, allora, le Giornate FAI mostrano il loro più autentico spirito civico ed educativo, che è nella missione del FAI: visitare gli oltre 700 luoghi eccezionalmente aperti dai volontari del FAI sarà l’occasione per conoscere la nostra storia e riflettere su quanto può insegnarci per affrontare il presente e il futuro, perché ciò che siamo e che abbiamo non sia dato per scontato, ma sia compreso e apprezzato come esito di lunghi e talvolta drammatici trascorsi che ci accomunano come italiani, europei, e con l’umanità tutta. Proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, aprendolo al pubblico e invitando tutti gli italiani a conoscerlo e frequentarlo: questa è la missione del FAI, che proprio in questi tempi bui, in queste Giornate FAI, trovaun senso ancor più profondo e una funzione ancor più necessaria e urgente.
Il FAI, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegna oggi formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.
Chi deciderà di prendere parte alle Giornate FAI potrà offrire un contributo per sostenere la Fondazione. Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro e la donazione online su www.giornatefai.it consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata per garantirsi l’accesso alla visita. Chi lo vorrà, potrà sostenere ulteriormente il FAI con contributi di importo maggiore oppure con l’iscrizione annuale, sottoscrivibile online o in piazza in occasione dell’evento (boxinfondoper dettagli).
Un weekend per riconnetterci alla storia e alla cultura dell’Italia, che permetterà ai visitatori di sentirsi parte dei territori in cui vivono e di cui spesso non conoscono appieno la bellezza e il valore. Verranno aperti ville e palazzi storici, aree archeologiche, chiese di grande valore architettonico o storico-artistico, esempi di archeologia industriale, castelli, biblioteche, collezioni d’arte e musei. Non mancheranno itinerari nei borghi alla scoperta di angoli meno noti del paesaggio italiano,dove si conservano tesori nascosti e si tramandano antiche tradizioni,e visite didattiche in parchi urbani, orti botanici, giardini storici e cortili, che nascono dall’impegno messo in campo dalla Fondazione per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”.
Oltre quaranta le aperture straordinarie nella regione del Veneto
Sono oltre quaranta i luoghi aperti In Veneto per la più grande festa di piazza dedicata al patrimonio culturale italiano
«Le GFP sono la straordinaria iniziativa del FAI che ha lo scopo, attraverso la conoscenza, di valorizzare il nostro patrimonio. Le Giornate di Primavera sono un’occasione imperdibile perché si potrà accedere in luoghi mai visti prima, anche grazie alla generosità di tanti privati che apriranno le loro case per questo appuntamento– ha sottolineato Ines Lanfranchi Thomas, presidente del FAI Veneto- Quello che sta succedendo in Ucraina non ci consente di provare la gioia che questo festeggiamento porta con sé ma visitare così tanti beni come succederà nel prossimo week end, ci farà sentire più uniti e più consapevoli della nostra storia».
Belluno
La Delegazione FAI di Belluno propone in occasione delle Giornate Fai di Primavera la scoperta del Rifugio antiaereo di via Lambioi, eccezionale esempio di ingegneria bellica situato nel sottosuolo del centro storico della città e progettato tra il 1943 e il 1945. La visita, riservata agli iscritti FAI, con tuttavia possibilità di iscriversi online ed anche in loco, porterà i visitatori attraverso i vari ambienti del rifugio, che era in grado di ospitare fino a tremila persone, dove ancora appaiono le grandi scritte segnaletiche fatte per mantenere l’ordine durante i bombardamenti. Entrati all’interno, ne verrà ripercorsa la storia, approfondendone anche l’aspetto strutturale ed architettonico.
Sempre in centro sarà aperto ai visitatori il Palazzo del Monte di Pietà, di proprietà della Fondazione Cariverona. Il percorso, che prevede la visita ad alcuni ambienti interni del palazzo, solitamente chiusi al pubblico, interesserà le sale del banco dei pegni, una delle quali contiene una suggestiva decorazione a fresco, della seconda metà del XV secolo, che in origine doveva ricoprire interamente i locali interni. La visita comprenderà, inoltre, la chiesa della Beata Vergine della Salute, fondata nel 1627 e annessa al palazzo, e si concluderà nel vicino Museo Civico di Belluno, con la visita ad alcuni manufatti e dipinti provenienti dall’edificio.
A cura del Gruppo FAI Giovani di Belluno sarà la visita al complesso della ex scuola elementare “Aristide Gabelli”, dedicata al pedagogista bellunese di fama nazionale, costruita nei primi anni Trenta. Esempio significativo dell’architettura razionalista, realizzata sulla base del metodo pedagogico elaborato negli anni Trenta dall’educatrice milanese Giuseppina Pizzigoni, l’edificio venne abbandonato a causa d’infiltrazioni e crolli. Un’ampia mobilitazione popolare, sostenuta dall’Associazione Cittadini per il recupero della Gabelli, ha portato la scuola a diventare un Luogo del Cuore con oltre 15.500 voti, ottenendo grazie al FAI un contributo che ha consentito di riparare il tetto e spingendo il Comune a promuoverne il recupero. La visita permetterà di vederne in anteprima i risultati raggiunti.
Padova
Saranno complessivamente sei le aperture tra Padova e provincia a cura della Delegazione FAI e del Gruppo FAI Giovani di Padova, che per l’occasione coinvolgeranno anche gli iscritti al corso di mediatori artistico culturali, promosso dalla Delegazione di Padova-Fai Ponte tra Culture.
Riservata agli iscritti FAI e a coloro che si iscriveranno in loco, è la visita alla “Villa” di Palazzo Papafava dei Carraresi e il suo giardino, i cui interni, squisitamente neoclassici, sono splendidamente decorati da grandi altorilievi alle pareti, opera di Luigi Zandomeneghi, Luigi Ferrari, Rinaldo Rinaldi, e dagli affreschi realizzati da Giovanni De Min.
Di grande interesse è anche la torre Massimago, antica struttura difensiva del secolo XIV e l’ex Giardino Sgaravatti di cui verranno scoperte le differenti specie botaniche esistenti mentre verrà raccontata lo sviluppo dell’area di Città Giardino.
Altro importante appuntamento sarà nei chiostri dell’ex Convento delle Maddalene ora distinto nel Teatro che porta ancora questo nome e nell’Istituto Leonardo da Vinci. Nella giornata di domenica 27 avrà luogo una visita speciale che includerà anche il vicino Cimitero ebraico.
Si potrà poi visitare e conoscere l’Antonianum, imponente complesso privato, fino a qualche anno fa di proprietà dei Padri Gesuiti che ne avevano commissionato progetto e costruzione all’architetto, appena ventenne, Gino Peressutti. In stile liberty egli realizzò quello che divenne il famoso Collegio, edificio ricco di ornamenti floreali, pinnacoli, torre, con un lungo corridoio passante impreziosito da vetrate colorate che conduce ad uno storico giardino di impronta jappelliana che ospita ancora piante secolari. Il percorso proseguirà lungo via Orto Botanico fino alla “Barchessa”, ora Teatro Barco, rustico attiguo a Palazzo Tron, proprietà privata dei Frati Minori Conventuali, che ha un’architettura di gusto barocco veneziano, tipica delle case venete del Seicento, e conserva al suo interno preziosi affreschi.
In provincia, il Gruppo Fai Giovani di Padova aprirà solo per gli iscritti FAI (possibilità di iscriversi online o in loco) Villa Calegaro e il Museo dell’Argento nel comune di Teolo, nei pressi dell’abbazia di Praglia. In origine di proprietà della famiglia dei conti Comello, subì nel tempo diversi passaggi di proprietà, fino all’acquisto da parte della famiglia Calegaro nel 1968, che la scelsero come nuova e prestigiosa immagine dell’importante Azienda argentiera. L’azienda, giunta oggi alla terza generazione, continua la sua produzione di manufatti artigianali: argenteria di lusso composta da posateria, oggettistica e gioielleria di design che hanno contribuito all’evoluzione e alla diffusione dello stile italiano nel mondo. La villa, di origine settecentesca, ha subito numerosi rimaneggiamenti.
In occasione delle Giornate FAI di Primavera si potrà visitare a Vò, Villa Contarini Giovannelli Venier di cui, insieme con il gruppo FAI Giovani di Padova ne verranno ripercorse le vicende: da simbolo dello splendore veneziano, passando per un triste capitolo della sua storia che l’ha vista, durante la seconda guerra, trasformata in luogo di detenzione per ebrei, fino ad arrivare ai giorni nostri, che la vedono sede di un museo dedicato al paesaggio nonché Luogo della Memoria.
Rovigo
La Delegazione e il Gruppo FAI Giovani di Rovigo proporranno in occasione delle Giornate FAI di Primavera due itinerari all’insegna dell’integrazione tra uomo e ambiente e dell’eccellenza artistica del Polesine.
Riservato agli iscritti FAI, con possibilità di iscrizione online e in loco, è la visita a Valle San Leonardo a Porto Viro, luogo incantato che copre una superficie di circa 400 ettari nella parte più estrema del Delta del Po. La visita a questa valle da Pesca, che insieme all’area protetta del Delta è stata riconosciuta dall’Unesco nel 2015 “Riserva della Biosfera”, vuole far conoscere, anche grazie all’intervento di esperti, l’unicità e la complessità di questo ecosistema sul quale ogni scelta operata dall’uomo incide.
Nel comune di San Bellino gli iscritti al FAI potranno visitare il Molino Sbam, splendido esempio di recupero di archeologia industriale, che sorge a pochi passi dal centro del paese. Al suo interno sono custodite ed esposte le copie delle tre vetrate principali della Cattedrale di Chartres, ciascuna di circa sette metri d’altezza, opere uniche realizzate dalla Vetreria Artistica Tomanin che ha sede nello stesso comune. Sarà possibile conoscere il racconto racchiuso in ogni immagine che le compone, un’occasione unica per ammirarle a pochi centimetri dal proprio viso, immergendosi nelle storie che quel vetro custodisce.
Oltre al Molino, sarà possibile scoprire anche Palazzo Tomanin, risalente alla fine del XVII secolo, che presenta nell’impianto le caratteristiche tipologiche della tradizione veneta. Durante la visita ci si immergerà in un viaggio nell’arte vetraia. Entrando nel laboratorio, si vedranno alcuni esempi di tecniche di realizzazione di vetrate ed oggettistica in vetro lavorato. Una magia per gli occhi, dove le moderne tecnologie sono di aiuto ma non sostituiscono l’artigianalità della lavorazione del vetro, arte antica ancora oggi ricercatissima.
A pochi chilometri dal centro di San Bellino sarà aperta anche la Corte di Villa Ca’ Moro, risalente al XVIII secolo, circondata da una doppia cinta muraria e dotata di un oratorio, una barchessa neoclassica e diversi rustici. I segni della Seconda guerra mondiale ancora ben visibili sulle sue facciate, le crepe di una struttura con un passato ricco di storia saranno oggetto del racconto dei narratori, arricchito da una carrellata fotografica per meglio descriverne la struttura, inagibile dal sisma del 2012, sperando e confidando in un recupero futuro.
Treviso
In città, in occasione delle Giornate FAI di Primavera con prenotazione obbligatoria sarà eccezionalmente visitabile, a cura della Delegazione FAI, Palazzo Zuccareda, costruito nella seconda metà del XVI secolo, normalmente chiuso al pubblico perché da settant’anni sede provinciale dell’Arma dei Carabinieri. Costruito su quattro piani, sul lato interno il palazzo conserva il grande cortile privato con ingresso da via Inferiore. La facciata di via Cornarotta, con ampio portale centrale, è coronata da una trabeazione dorica nella quale triglifi, in stucco e marmorino, e metope, dipinte a monocromo, con clipei con ritratti virili si alternano a finestre circolari che danno luce alle soffitte. La facciata verso il cortile ripropone la stessa ripartizione della facciata principale e nei clipei delle metope sono affrescati ritratti degli imperatori romani. La superficie era tutta affrescata con la Storie di Eros e Psiche, ora conservata in modo frammentario. Nell’interno al primo piano una sala è decorata da stucchi del XVIII secolo, con cornici che racchiudono specchi e quadri ad olio nelle pareti. Sopra le porte altri dipinti ad olio. Una seconda sala conserva dipinti nelle pareti realizzati a guazzo su carta applicata a tela, raffiguranti paesaggi e figure in costume settecentesco.
In provincia, a Fontanelle sarà aperta al pubblico Villa Galvagna Giol, immersa nel grande parco secolare e, come un’isola, affaccia sul lago alimentato dal fiume Lia che ne segna i confini e che la separa dalla chiesa di San Giacomo di Colfrancui. La facciata che guarda il lago, contrariamente a quella più classica e antica verso la strada e a sud-est verso la chiesa, fu costruita in stile neogotico romantico, con le finestre ed i balconi in pietra d’Istria ed i merli a coda di rondine sul tetto, ed è forse uno degli unici esempi rimasti in questo stile, omaggio alla moda romantica dell’epoca. Il parco secolare è stato disegnato dal Bagnara agli inizi del XIX secolo secondo la moda romantica dell’epoca e conserva piante centenarie catalogate come tra le più rappresentative nella loro specie.
Da non perdere, a Pieve di Soligo, l’itinerario preparato dalla Delegazione Fai di Treviso dedicato ai luoghi della poesia di Andrea Zanzotto. La partenza è prevista dal cortile interno del Municipio, piazza Vittorio Emanuele II dove di recente sono state collocate due significative opere degli artisti Elio Armano e Mario Martinelli. La visita si snoderà poi attraverso le storiche contrade del centro, Borgo Stolfi, Cal Santa e i Palazzi Classi Morona, e lungo le sponde del fiume Soligo, fino alla casa natale del poeta, ora Fondazione e Museo. Lungo il percorso verrà data lettura di testi e poesie, con particolare attinenza ai luoghi che hanno ispirato il poeta.
Con prenotazione obbligatoria e numero di posti limitatissimi è la visita speciale alla casa paterna di Andrea Zanzotto, tipico esempio di architettura veneta della metà dell’800. Si entra nella proprietà attraverso un sottoportico impreziosito dalla presenza di studi per affreschi del padre Giovanni, di professione pittore e decoratore e, dopo aver percorso un piccolo giardino, si arriva all’abitazione, incastonata nella cortina edilizia del borgo. La Casa si sviluppa su tre livelli e presenta una sequenza di piccoli ambienti decorati dallo stesso padre di Zanzotto.
A San Biagio di Callalta sarà, infine, aperta la Chiesa di San Sisto ora Del Redentore, situata sulle rive del fiume Nerbon, in un ambiente pressoché incontaminato del territorio trevigiano. Le prime notizie della Chiesa si hanno in un documento del 1231, anche se non è escluso che si possa retrodatare la sua fondazione di alcuni secoli. Lo schema planimetrico è a navata unica con abside circolare. Quest’ultima appare come la parte più antica, sorta su diversi blocchi di pietra che per dimensione e materia sono uguali a quelli che continuano ad emergere dal tracciato della strada romana Claudia Augusta. Completa l’edificio un piccolo campanile addossato all’abside con una guglia a forma di cipolla, tipologia successiva alla costruzione della chiesa. Sulla parete esterna di mezzogiorno compare un affresco riferibile al XV secolo. Nel semicerchio interno dell’abside, nel 1977, sono stati messi in luce degli affreschi databili il quarto decennio del XV secolo.
Venezia
La Delegazione FAI di Venezia, in città porterà i visitatori all’interno di Palazzo Corner Mocenigo, oggi sede della caserma “Piave” della Guardia di Finanza. Acquistato nel 1530-35 il palazzo fu riedificato dal 1550-51 su progetto di Michele Sanmicheli, riutilizzando parti di edifici preesistenti e realizzando una delle più monumentali e sfarzose residenze patrizie della città. Nel corso della visita sarà possibile ammirare un singolare “Gabinetto degli Specchi”, opera del genio di Tiepolo, la bellissima scala a chiocciola e l’innovativa architettura del Sanmicheli. Sarà occasione anche per visitare il Museo, memoriale della Prima Guerra Mondiale e un moderno sacrario a memoria della Fiamme Gialle cadute nell’adempimento del dovere, eretto nel 2011 nell’ambito delle iniziative di commemorazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
Sempre in città, sarà possibile per gli iscritti FAI o chi si vorrà iscrivere per l’occasione riscoprire il grande affresco di Giambattista Tiepolo che decora il soffitto della sala da ballo di Palazzo Sandi, restaurato dall’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili di Venezia in occasione dei 27 anni della sua fondazione.
Sull’Isola di Sant’Elena sarà aperto al pubblico lo Stadio Pier Luigi Penzo, la cui storia si intreccia con le alterne fortune della squadra calcistica padrona di casa. L’ultima ricostruzione è del 2021, ed inizia subito dopo la riconquista della Serie A, proprio per rispettare tutti i parametri necessari per ospitarne le partite. È stata eseguita a tempo di record.
Al Lido di Venezia i volontari del FAI illustreranno la storia e l’architettura del Tempio votivo dedicato a Santa Maria Immacolata, voluto nel 1917 dal Cardinale La Fontaine, allora Patriarca di Venezia per onorare la protezione che la Vergine aveva esercitata durante i bombardamenti della Prima guerra mondiale. L’edificio, progetto dell’architetto Giuseppe Torres, ospita ora le spoglie di più di tremila caduti delle due Guerre, tra cui quelle dell’eroe Nazario Sauro.
Non meno interessanti sono le aperture previste per il 26 e 27 marzo in provincia di Venezia. Sarà aperto infatti al pubblico il Forte San Felice di Chioggia, la cui edificazione iniziò nel 1538 ad opera della Serenissima Repubblica di Venezia. Dopo essere stato presidiato dalla Marina Militare, che ne è ancora l’ente proprietario, il Forte è stato abbandonato verso la fine del secolo scorso. Tuttora è zona militare, non accessibile e non visitabile, salvo rare occasioni. Dopo la campagna FAI “I Luoghi del Cuore” si è passati alla definizione di un progetto di recupero del grande complesso, costituito da numerosi edifici e da un’area verde che potrebbe diventare parco pubblico.
Nel comune di Dolo merita una visita San Bruson, piccolo paese centro importante già in epoca romana in quanto punto di congiunzione tra la via Annia e la via Pompilia. Qui troviamo la Chiesa di S. Ambrogio, costruita probabilmente sulla sede di un’antica Pieve, i cui lavori di costruzione furono terminati nel 1768. L’interno ospita, oltre all’altare maggiore, quattro altari laterali, quadri, statue, lapidi, il battistero, il pulpito, le teche con innumerevoli reliquie e un importante organo opera di Gaetano Callido. Il soffitto attuale, affrescato nel 1936 da Giuseppe Chiacigh, raffigura la glorificazione di Sant’Ambrogio. Interessanti anche la Sacrestia, impreziosita da un lavabo tardo medievale e la Canonica, solitamente chiuse al pubblico e visitabili in esclusiva in occasione delle Giornate FAI di Primavera. Non lontano dalla Chiesa si trova la settecentesca Corte di Villa Colloredo. Costruita nel 1782 dalla famiglia omonima e più volte ampliata nel corso dell’Ottocento e del Novecento, la struttura venne acquistata nel 1974 da Alberto Meneghelli che ne fece la residenza di famiglia, ristrutturandola quasi completamente nel 2005. Residenza privata, sarà eccezionalmente aperta al pubblico nelle giornate di sabato 26 e domenica 27 marzo.
In occasione delle Giornate FAI di Primavera, il Gruppo FAI Giovani di Portogruaro aspetta i visitatori per un percorso che si snoderà tra i più suggestivi luoghi del centro cittadino. Si parte dal Palazzo Comunale, la cui parte più antica è databile al XIII secolo per poi proseguire in Corso Martiri della Libertà ammirando le facciate dei palazzi storici De Goetzen, De Goetzen-Muschietti e Favolo.
Riservate agli iscritti FAI, con possibilità di iscrizione online e in loco, sono le visite a Palazzo Longo, esempio di un’architettura propria della nobiltà portogruarese del Medioevo e Palazzo Dal Moro, un unicum in Portogruaro, che si eleva su un notevole porticato con archi acuti innervati e poggianti su quattro pilastri. Entrando in via Garibaldi si incontreranno le facciate di Palazzo Martino e Palazzo Bolzicco dove si potrà accedere agli androni e ai giardini. Si giungerà quindi al Palazzo Vescovile, la cui prima testimoniata risale al 1339, nel quale è anche in corso la mostra la mostra “L’Arte della Fisica. Da Luigi Russolo a Renzo Bergamo” omaggio a due importanti protagonisti del mondo dell’arte nati a Portogruaro. Sempre in via del Seminario sarà aperto al pubblico Palazzo Altan Venanzio, sede della Biblioteca Civica, testimonianza di quel magnifico gruppo di edifici che tra il XV e il XVI secolo completarono il tessuto architettonico di Portogruaro, ricco di esempi del gotico italiano, veneziano e rinascimentale. In via Cavour ci si concentrerà in particolare sull’androne e sul giardino di Palazzo Doardo Marco e sul giardino di Palazzo Gallo, che si ispira alla tipologia delle costruzioni civili, di chiara derivazione veneziana, sorte in città nel corso del Medioevo e del Rinascimento. Agli iscritti FAI è dedicata la visita di Palazzo Fabroni, risalente al ‘400, dove si potrà ammirare l’ampio salone, la cui pavimentazione, da poco restaurata, risale al 1600. Dal salone si accede all’elegante sala da pranzo, in cui è conservato il ritratto dalla Marchesa Malaspina. A completare il palazzo, vi è l’ampio giardino che si affaccia sul fiume Lemene, con due accessi all’acqua.
Verona
In occasione della Giornate FAI di Primavera, nella città scaligera l’apertura curata dalla Delegazione FAI di Verona è dedicata alla scoperta della lunga storia che racchiude l’Hotel Due Torri. Sabato 26 e domenica 27 marzo sarà possibile conoscere la storia dell’Hotel, situato in un palazzo trecentesco, e ammirarne le testimonianze storiche ed artistiche, quali le pitture di Casarini realizzate negli anni della Dolce Vita. Il percorso di visita include il salone Lounge al pian terreno, con le sue opere d’arte e con il Torneo dei Cavalieri Brandeburghesi ed infine l’Arena Casarini.
In provincia, la Delegazione FAI di Verona, in collaborazione con il Comune di Povegliano Veronese, aprirà ai visitatori Villa Balladoro, vasto complesso architettonico testimonianza della tradizione delle corti agricole. La sua origine risale al Cinquecento, ma fu nel Settecento, con il passaggio di proprietà ai Balladoro, che la struttura giunge a compimento: la casa padronale al centro del complesso, incorniciata da due torri merlate, viene completata da una cappella gentilizia, da rustici, magazzini per il raccolto, le abitazioni per i lavoranti, porticati, tutti affacciati su una ampia aia. Sul lato opposto, si sviluppa un incantevole parco, ricco di statue e corsi d’acqua, che si intersecavano nell’elegante fontana in marmo bianco che tuttora si erge al centro del vastissimo brolo. La villa, di proprietà comunale, è normalmente chiusa al pubblico, sarà possibile visitarne le sale in cui è ospitata la biblioteca comunale.
A Sommacampagna, in collaborazione con il Comune, si andranno invece a conoscere i luoghi un tempo adibiti alla coltivazione del baco da seta. Si farà tappa presso l’abitazione di un venditore di “semente”, i piccoli ovetti dai quali nascevano i bachi e presso Corte Decima, antica abitazione dei Venier e centro economico di Sommacampagna. Passeggiando nelle vie, tra le antiche ville che hanno determinato le trasformazioni urbane e paesaggistiche di Sommacampagna, si arriverà a Corte Caprara, azienda agricola che nel XIX e XX secolo è stata il cuore pulsante dell’economia di Sommacampagna. Qui, si potrà visitare la residenza ottocentesca, dove sono appena terminati i restauri della struttura e degli apparati decorativi.
Sempre in provincia, con il gruppo FAI Giovani di Verona, in collaborazione con il Comune di Sanguinetto, si andrà alla scoperta dei luoghi più belli e significativi del centro storico, la cui origine risale al Medioevo, come testimoniato dal Castello, sorto come mastio costruito dagli Scaligeri nel XIII secolo, successivamente ceduto alla famiglia Dal Verme che lo trasformò in residenza signorile. Si proseguirà poi a piedi incontrando Palazzo Betti, dimora signorile in stile neoclassico con pregevoli affreschi e stucchi al suo interno. A fianco di esso sorge il complesso architettonico della chiesa di S. Maria delle Grazie, originaria del 1400 e ristrutturata nel 1600, e dell’annesso convento, databile al 1600, con l’elegante chiostro interno a forma quadrata, con colonne in stile ionico e un pozzo in stile barocco di forma ottagonale al centro. In fondo al corso principale del paese chiude la visuale, come una quinta teatrale, l’Oratorio delle Tre vie, detto anche “Chiesetta della Rotonda”, particolare struttura circolare con interno ottagonale, eretta nel 1747 opera dell’architetto Alessandro Pompei di Verona.
Vicenza
In città, la Delegazione FAI di Vicenza attende i propri ospiti a Parco Querini, situato nel centro storico, tra il fiume Bacchiglione, il suo affluente Astichello e i resti delle mura veneziane, lungo viale Rodolfi. Fu un parco privato annesso al palazzo di Contrà San Marco, voluto dai conti Capra all’inizio del XIX secolo, come giardino, ma anche brolo per le coltivazioni agricole. Un viale rettilineo circondato da statue collega il palazzo a un tempietto circolare progettato nel 1820 da Antonio Piovene in stile neoclassico, situato su una collina artificiale, circondata da uno stagno alimentato dal fiume Astichello. Dal lato opposto rispetto al palazzo sono situate le serre e una piccola struttura in stile neogotico, detta “castelletto”. È in corso, inoltre, il recupero delle serre che risalgono a inizio dell’Ottocento, forse su progetto di Giuseppe Jappelli.
Spostandosi in provincia, il Gruppo Fai Giovani di Vicenza ha riservato agli iscritti FAI, la visita all’antica parrocchiale di Campiglia dei Berici, solitamente non accessibile al pubblico. Dal suggestivo Parco della Rimembranza si potrà godere della facciata cinquecentesca accedendo poi agli interni che ospitano le tele di Francesco Montemezzano, allievo di Veronese, gli affreschi e gli stucchi.
Poco più a nord del paese, sorge Villa Repeta Bressan, edificata nel 1672 sui resti della precedente villa palladiana, distrutta da un incendio fra il 1640 e il 1672. I visitatori verranno accompagnati nell’antica proprietà della famiglia Repeta, tra le sale affrescate, dipinti e mobilio d’epoca della Villa sino all’antico brolo, dal quale si può vedere l’intera proprietà, dalla barchessa alla vecchia “colombara”.
A Bassano del Grappa, la Delegazione FAI di Bassano, incontrerà i visitatori a Villa Rezzonico, bene privato aperto solo in occasioni di eventi particolari. Costruita negli anni 1702-1703 per volere di Giambattista Rezzonico venne poi ampliata dagli eredi, negli anni dal 1730 al 1740 per opera del famoso architetto Giorgio Massari, già impegnato a Venezia con Cà Rezzonico, altra splendida proprietà della famiglia. La visita a cura degli Apprendisti Ciceroni farà ripercorrere agli ospiti secoli di storia, passeggiando nel raffinato salone delle feste, scalinate in marmo, salotti ricchi di collezioni di stampe antiche, e la biblioteca con i due dipinti di Papa Clemente XIII.
Dal 17 marzo elenco dei luoghi aperti, modalità di partecipazione e prenotazioni su
Le Giornate FAI di Primavera si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro, utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. La donazione online consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita. Per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata perché garantisce l’accesso alla visita.
Sarà inoltre possibile sostenere ulteriormente la Fondazione con contributi di importo maggioreoppure con l’iscrizione annuale, online o in piazza in occasione dell’evento, un gesto concreto in difesa del patrimonio d’arte e natura italiano che permette di godere di vantaggi dedicati.In occasione delle Giornate di Primavera,gli iscritti FAI potranno beneficiare di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali.
Le visite si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19 vigenti, l’accesso è consentito alle sole persone in possesso di Green Pass Rafforzato ed è obbligatorio l’utilizzo di mascherine FFP2. Il Green Pass non è obbligatorio per i bambini al di sotto dei 12 anni e per i soggetti esenti in base a idonea certificazione medica.
Le Giornate FAI di Primavera chiudono la Settimana Rai di sensibilizzazione dedicata ai beni culturali in collaborazione con il FAI. Dal 21 al 27 marzo, come ormai da oltre 10 anni, la Rai sarà infatti in prima linea al fianco del FAI con tutti i canali radiofonici e televisivi e attraverso RaiPlay per creare un racconto corale che metterà al centro la bellezza e la sostenibilità del nostro patrimonio artistico e paesaggistico. Rai è Main Media Partner del FAI per sensibilizzare tutti gli italiani alla cura e valorizzazione del nostro Paese e supporta in particolare le Giornate FAI di Primavera 2022, anche attraverso la collaborazione di Rai per il Sociale.
Le Giornate FAI di Primavera 2022 sono possibili grazie al prezioso contributo di importanti aziende illuminate:
Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI e Partner degli eventi istituzionali, da undici anni prezioso sostenitore dell’iniziativa presente con il suo Parco Sorgenti di Riardo (CE) nella lista dei luoghi visitabili e impegnata insieme alla Fondazione in importanti attività di sensibilizzazione sul corretto riciclo del materiale plastico.
Fineco, una delle più importanti realtà FinTech in Europa e fra le principali reti di consulenza in Italia, crede fermamente che la cura e il valore del patrimonio artistico e culturale siano un asset strategico per lo sviluppo del Paese e per questo è il prestigioso Main Sponsor dell’evento.
Un grazie particolare a Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine, costituita da Leonardo nel 2018 per promuovere la cultura industriale e valorizzare il proprio patrimonio museale che quest’anno, in occasione dell’evento, apre al pubblico anche il Museo del Centro Spaziale del Fucino – Telespazio e il Museo WASS di Livorno; a Edison, azienda storicamente vicina al FAI, da sempre impegnata nel miglioramento del profilo di sostenibilità ambientale dei luoghi e dei beni di interesse culturale e sociale del nostro Paese, presente in questa edizione anche con l’apertura delle Centrali Idroelettriche “Carlo Esterle” e “Angelo Bertini” (MB) e lo storico Palazzo Edison di Milano.
Si ringraziano inoltre DHL Express Italy, che riconferma il suo contributo all’iniziativa in qualità di Logistic Partner e il Venezia FC per il primo anno accanto alla Fondazione con l’apertura del suo Stadio.
Si ringrazia per la collaborazione la Commissione europea, da alcuni anni partner delle Giornate FAI attraverso l’Ufficio di Rappresentanza a Milano, con la quale verranno proposte aperture speciali a tema europeo.
L’evento si svolge con il Patrocinio del Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della Cultura, di Regione del Veneto, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane.
Grazie di cuore alle 131 Delegazioni, 109 Gruppi FAI, 98 Gruppi FAI Giovani e 7 Gruppi FAI Ponte tra culture, e a tutti i volontari attivi in Italia.Ad affiancarli ci saranno gli Apprendisti Ciceroni, studenti che desiderano attuare con i propri docenti un’esperienza sul campo come percorso formativo per le competenze trasversali e l’orientamento, o che hanno scelto autonomamente di mettersi in gioco per vivere un’esperienza di cittadinanza attiva coinvolgente e memorabile.
Un ringraziamento particolare per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione all’Arma dei Carabinieri per il contributo alla sicurezza dell’evento e alla Croce Rossa Italiana per una partnership ormai consolidata negli anni, a prezioso supporto in questo periodo di emergenza sanitaria.
Grazie al Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno, per averci concesso le aperture della Chiesa di S. Ignazio all’Olivella e dell’Oratorio di S. Filippo Neri a Palermo.
Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa.
In foto di copertina : Campiglia del Berici – VILLA REPETA BRESSAN