lunedì 28 febbraio 2022

ROMA WHISKY FESTIVAL - IL 5 e 6 MARZO 2022 LA DECIMA EDIZIONE

ROMA WHISKY FESTIVAL

X edizione

5 e 6 marzo 2022

Oltre la pandemia, il Roma Whisky Festival! Si tiene infatti, sabato 5 e domenica 6 marzo 2022, la decima edizione del Roma Whisky Festival, presso l’elegante cornice del Salone delle Fontane (che da qualche anno ospita l’atteso appuntamento), con la direzione artistica di Andrea Fofi e la consulenza di Pino Perrone. Il ‘re’ dei distillati sarà assoluto protagonista per whisky lovers, produttori, importatori, distributori, commercianti, whisky makers e bartenders. Il programma completo, le masterclass e gli stand al link ufficiale del festival: https://romawhiskyfestival.it/

Il Roma Whisky Festival si estenderà su 2mila mq di spazio espositivo: qui sarà possibile incontrare le aziende e scoprire le centinaia di prodotti in degustazione. Ma sono in programma, come al solito, oltre 20 masterclass per esperti e neofiti, con i numerosi corsi per principianti ‘ABC del Whisky’ della durata 25 minuti. “Dopo due anni di stop dichiara Andrea Fofila nostra squadra, come la nostra sete di Whisky, non si è mai fermata, anzi: abbiamo continuato a esplorare, a imparare, a divertirci e crescere nel mondo senza confini del mondo-whisky”.

Grande attenzione anche al food, con uno spazio interamente dedicato al cioccolato, con “Fonderia Dolci & Design” e uno allo storico pub Le Bon Bock, presente al RWF con un pub che proporrà birre inglesi alla spina e qualche altra prelibatezza della tipica cucina scozzese. Da sempre un ottimo connubio con i whisky, i sigari saranno in degustazione grazie al nuovo partner, il Club Amici del Toscano. All’interno della manifestazione sarà possibile degustare prodotti e acquistare bottiglie, in particolare allo stand del Roma Whisky Festival saranno in vendita le edizioni limitate degli imbottigliamenti ufficiali della X edizione. Il Caol Ila 15yo – First Fill Bourbon Hogshead è già in pre-ordinazione sul sito di Whisky & Co. e ritirabile in fiera, mentre il secondo imbottigliamento verrà svelato durante il festival. Come ogni anno al festival sarà possibile assaggiare i prodotti vincitori del Premio Whisky & Lode consegnato da una giuria di esperti che, grazie a un tasting bendato decreteranno le migliori bottiglie in gara delle categorie Best World Whisky, Best Single Cask. Anche quest’anno il whisky viene celebrato in tutte le sue declinazioni. A valorizzare il whisky nella versione miscelata ci pensa ORO Whisky Bar: il nuovo bar di Viale Giotto interamente dedicato al whisky si sposta per un giorno dentro il Salone delle Fontane per arricchire ulteriormente le due giornate di festival.

Un grande novità per questa X Edizione è che il festival non finisce al Salone delle Fontane, ma con il progetto “Whisky in Town” coinvolge cinque locali della città, già famosi poli della cultura del whisky. ORO Whisky Bar, Jerry Thomas Speakeasy, Treefolk’s Public House, Le Bon Bock e il Banana Republic nelle serate del 5 e 6 marzo proporranno una drink list speciale dedicata a un brand di whisky, sapientemente servito miscelato da un ospite bartender.

Un grande novità della decima edizione: il festival non si esaurisce al Salone delle Fontane, ma, con il progetto ‘Whisky in Town coinvolge cinque locali della città, da tempo famosi poli della cultura del whisky. ORO Whisky Bar, The Jerry Thomas Speakeasy, Treefolk’s Public House, Le Bon Bock e il Banana Republic nelle serate del 5 e 6 marzo proporranno una drink list speciale dedicata a un brand di whisky, sapientemente servito miscelato da un ospite bartender.

Per informazioni:www.romawhiskyfestival.it

info@romawhiskyfestival.it


I de Claricini Dornpacher in Friuli: cultura, potere, prestigio di una nobile casata raccontati per la prima volta in un libro

Sette secoli di storia nel volume, pubblicato da Forum Editrice Universitaria Udinese, con cui la Fondazione de Claricini Dornpacher celebra i suoi primi cinquant’anni

I de Claricini Dornpacher in Friuli: cultura, potere, prestigio di una nobile casata raccontati per la prima volta in un libro

La pubblicazione contiene interventi di carattere storico, documentale e archivistico e sarà presentata venerdì 4 marzo alle 17.30 a Villa de Claricini Dornpacher a Bottenicco di Moimacco

Bottenicco di Moimacco (UD), 23 febbraio 2022 – Arrivarono da Bologna sul finire del XIII secolo e si insediarono a Cividale mantenendo interessi e possedimenti in tutta la regione: sono i de Claricini Dornapcher, nobile famiglia la cui storia si intreccia in modo indissolubile a quella del Friuli.

Una storia fatta di cultura, potere, prestigio che ancora si respirano nella villa seicentesca incastonata nel piccolo borgo di Bottenicco di Moimacco che fu la residenza estiva della famiglia anche dopo il trasferimento di questa a Padova, con la caduta della Serenissima. Situata alle porte di Cividale, dal 1971 la dimora è sede della Fondazione de Claricini Dornpacher, costituitasi 50 anni fa con l’obiettivo di diffondere e promuovere la cultura sul territorio.

Le storie dei de Claricini Dornpacher narrate anche attraverso inedite fonti archivistiche e documentali sono state finalmente raccolte in un volume, edito da Forum, Editrice Universitaria Udinese, dal titolo I de Claricini Dornpacher in Friuli, che sarà presentato a Bottenicco di Moimacco venerdì 4 marzo alle ore 17.30.

Un libro fortemente voluto dalla Fondazione de Claricini Dornapcher e curato dal suo presidente, Oldino Cernoia, dalla storica e archivista Liliana Cargnelutti e da Andrea Zannini, professore ordinario di Storia Moderna presso il dipartimento di Studi umanistici e del Patrimonio culturale dell’Università di Udine.

“Questo volume, che propone undici interventi di altrettanti specialisti di storia dell’arte, storia medievale e moderna, vuole rendere conto delle complesse vicende della famiglia in diversi ambiti: economico, architettonico, culturale. Una storia che si allarga fino a coinvolgere, da Cividale, tutto il Friuli, e che nel corso dei suoi sette secoli arriva a toccare da vicino anche la città di Gorizia dove un ramo della famiglia si stabilì ed ebbe possedimenti nelle vicine contee. Un aspetto, questo, che approfondiremo in occasione delle iniziative che ci vedono coinvolti nel progetto Gorizia capitale europea della cultura 2025”.

Particolare cura è riservata, nel volume, alle origini della famiglia. Grazie all’impegno politico e alle unioni matrimoniali con importanti casate friulane, i Claricini acquisirono potere e ricchezza fino ad ottenere nel 1368 l’investitura di beni feudali da parte dell’imperatore Carlo IV. Nel 1418 un’altra investitura imperiale accordò loro l’onore di aggiungere al cognome il predicato di Dornpacher, casa austriaca estinta. Le attività politiche e culturali furono sempre tenute in grande pregio dalla famiglia. Uno dei suoi più illustri esponenti, Nicolò Claricini, nel 1466 trascrisse in latino la Divina Commedia, dotando così il suo casato di uno dei più antichi codici danteschi friulani, il codex Claricinensis.

Ampio spazio è anche dedicato alle peculiarità architettoniche e artistiche di Villa de Claricini Dornpacher di Bottenicco, che grazie ad una serie di testimonianze scritte si fa risalire al 1670. All’interno vi si conservano pregevoli collezioni d’arte: affreschi, dipinti, mobili, arredi, abiti e manufatti tessili, tappeti, stampe, disegni, fotografie, strumenti musicali, oggetti d’arte applicata e suppellettile domestica raccontano la storia plurisecolare della proprietà, della famiglia cui appartenne per secoli e del territorio. Tutt’intorno alla dimora e alle sue pertinenze si aprono uno splendido parco all’inglese con alberi plurisecolari e il giardino all’italiana con numerose statue.

All’interno della villa è tuttora ospitato un ampio archivio composto di documenti e oltre 5000 volumi, in parte ancora oggetto di studio: pezzi di un passato familiare che potranno raccontaci, in un futuro prossimo, altre storie inedite del nostro Friuli.

Durante la presentazione del libro I de Claricini Dornpacher in Friuli porteranno i loro saluti l’Assessore regionale Barbara Zilli, il Presidente della Fondazione Oldino Cernoia, la Sindaca di Cividale Daniela Bernardi e il Sindaco di Moimacco, Enrico Basaldella.

Interventi di Cesare Scalon, Presidente dell’Istituto Pio Paschini, Caterina Furlan, Presidente della Fondazione Ado Furlan, Andrea Zannini docente dell’Università degli Studi di Udine.

Modera Omar Monestier, Direttore del Messaggero Veneto e Il Piccolo.

L’ingresso è aperto al pubblico previa prenotazione all’indirizzo visit.declaricini.it oppure telefonando al numero 0432 733234.

La Fondazione de Claricini Dornpacher è stata istituita per volere della contessa Giuditta de Claricini nel 1971 con lo scopo di conservare il patrimonio ereditato ma anche e soprattutto di promuovere studi e manifestazioni culturali. Motore economico della Fondazione è l’azienda agricola, che conta un’oasi biologica di oltre 150 ettari coltivata a cereali e legumi e 12 ettari di vitigno dislocati in gran parte attorno alle mura della villa, a Bottenicco di Moimacco, e in parte sulle colline di Rubignacco.Per le sue caratteristiche, l’azienda agricola de Claricini ha vinto recentemente il premio AGRIcoltura100 rientrando fra le migliori 100 aziende italiane del settore per sostenibilità.

venerdì 25 febbraio 2022

Coppa del Mondo di snowboard Piancavallo 2022 : Roland Fischnaller punta alla vittoria

Si sono conclusi i tre giorni di allenamento della squadra azzurra di snowboard a Piancavallo, in preparazione della coppa del mondo del 12-13 marzo. Prima del rientro a casa, il team italiano ha partecipato, venerdì 25 febbraio, al Welcome Day, promosso dallo Sci club Panorama di Pordenone, sodalizio che organizzerà la tappa friulana della coppa del mondo. Il fuoriclasse quarantaduenne altoatesino Roland Fischnaller ha espresso l’auspicio di poter puntare alla vittoria, dopo il secondo posto del 2020. Tutta la nostra squadra si trova sempre molto bene qui a Piancavallo. Le piste sono in condizioni perfette così come la logistica e i servizi, grazie alla professionalità e disponibilità di PromoTurismoFVG. La pista mi piace molto – ha continuato “Capitan Fisch” – e sono fiducioso per un buon risultato.

Gli atleti e staff tecnico hanno ricevuto i saluti del presidente del comitato organizzatore Michele Scaramuzza, del direttore esecutivo di PromoTurismoFVG, Iacopo Mestroni, dell’assessore allo sport del Comune di Pordenone, Walter De Bortoli e del presidente della FISI Friuli Venezia Giulia nonché a capo di Eyof 2023, Maurizio Dunnhofer che, per l’occasione, ha omaggiato il team azzurro con le polo ufficiali del Festival olimpico invernale della gioventù europea FVG 2023, le cui competizioni di snowboard si terranno proprio a Piancavallo nel mese di gennaio.

Nelle foto di Sergio Vaccher, gli azzurri in allenamento sulla SAUC e il Il gruppo del Welcome Day

TEDX JESOLO, SCELTI DATA E LOCATION

Il grande talk si svolgerà sabato 14 maggio presso l’Auditorium dell’Hotel Almar

Prosegue a pieno ritmo l’organizzazione del primo TEDxJesolo. L’amministrazione comunale sta lavorando intensamente con il licensee dell’evento, Andrea Vidotti, e il team di volontari, con i quali ha definito i primi due fondamentali aspetti: data e location. Il primo TEDxJesolo si svolgerà sabato 14 maggio presso l’Auditorium dell’Hotel Almar.

L’Auditorium dell’Hotel Almar, uno dei 5 stelle di Jesolo, ha una superficie di oltre 625 metri quadri, può ospitare complessivamente 530 ospiti con allestimento a platea, ed è suddiviso in tre sale (una platea e due gallerie), tutte dotate di luce naturale grazie alla scenografica vetrata sulla parete sud. A completare l’area, una reception dedicata e il foyer.

Mentre si va definendo l’elenco degli speaker, diversi sponsor hanno già assicurato il proprio supporto all’iniziativa. I Golden Partner di TEDxJesolo saranno Electrolux, Dorelan, e Ceccato Motor Group. I Technical Partner saranno invece Venezia Calcio FC, Associazione Jesolana Albergatori, DigitalMind, GreenGo Consulting e Valle Cavallino. Tra i Support figurano Acqua Dolomia, Fioravanti Onesti Vini, Bellini Canella, Goppion Caffè, Almar Jesolo Resort & Spa e MG Biscotteria Veneziana.

L’organizzazione del primo TEDxJesolo è entrata nel vivo – dichiara l’assessore alla Cultura della Città di Jesolo, Giovanni Battista Scaroni (in foto di copertina)-. Stiamo lavorando fianco a fianco con il licensee Andrea Vidotti e la squadra di volontari, tutti con grande entusiasmo, per arrivare a un evento all’altezza di Jesolo e di quelli organizzati in altre grandi città del mondo. Non vediamo l’ora di ascoltare gli interventi dei relatori, ora in fase di definizione, per animare un dialogo sul futuro della nostra località e più in generale per ripensare alla nuova normalità, ai nuovi stili di vita, a tutti i cambiamenti che questi due anni hanno determinato. TEDxJesolo può rappresentare il primo evento di una nuova stagione per la città, più consapevole e culturalmente vitale. Una sorta di Rinascimento”

giovedì 24 febbraio 2022

PREMIO TERZANI 2022: ECCO LA CINQUINA FINALISTA, ANNUNCIATA DA ANGELA TERZANI

I FINALISTI SONO : FABIO DEOTTO (BOMPIANI), ERIKA FATLAND (MARSILIO), GULBAHAR HAITIWAJI (ADD EDITORE), COLUM MCCANN (FELTRINELLI), ECE TEMELKURAN (BOLLATI BORINGHIERI)

CINQUE TITOLI CHE RESTITUISCONO L’ATTUALITÀ DEL NOSTRO TEMPO, «PER FARE LUCE – SPIEGA LA PRESIDENTE DI GIURIA, ANGELA TERZANI STAUDE – SUI RETROSCENA STORICI, POLITICI E UMANI DELLE QUESTIONI DI MAGGIORE ATTUALITÀ NEL MONDO». IL PREMIO TERZANI 2022 SARÀ CONSEGNATO A UDINE SABATO 14 MAGGIO, NELL’AMBITO DEL FESTIVAL VICINO/LONTANO IN PROGRAMMA DAL 12 AL 15 MAGGIO CON LA SUA XVIII EDIZIONE.

UDINEFabio Deotto per L’altro mondo. La vita in un pianeta che cambia (Bompiani), Erika Fatland per La vita in alto. Una stagione sull’Himalaya (Marsilio), Gulbahar Haitiwaji con Rozenn Morgat per Sopravvissuta a un gulag cinese. La prima testimonianza di una donna uigura (add editore), Colum McCann per Apeirogon (Feltrinelli) ed Ece Temelkuran per La fiducia e la dignità. Dieci scelte urgenti per un presente migliore (Bollati Boringhieri) sono i cinque finalisti della diciottesima edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, riconoscimento istituito e promosso dall’associazione culturale vicino/lontano di Udine insieme alla famiglia Terzani, nel segno del giornalista e scrittore fiorentino. Lo ha annunciato la Giuria, costretta anche quest’anno dalla pandemia a riunirsi online e non, come sempre, nella casa fiorentina della famiglia Terzani.  «Ancora una volta – commenta Angela Terzani, presidente della giuria – abbiamo cercato di candidare al Premio opere che aiutino a far luce sui retroscena umani, storici o politici delle questioni di maggiore attualità nel mondo. Questo, per restare fedeli allo spirito di Tiziano – alla cui memoria il premio è dedicato – che ha sempre voluto tentare di capire, e far capire, ciò che avveniva di là dai nostri orizzonti». I giurati Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Ettore Mo, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Remo Politeo, Marino Sinibaldi – si sono ora riservati un supplemento di riflessione prima di passare alla votazione finale. Il vincitore sarà annunciato a fine aprile e sabato 14 maggio (ore 21, Teatro Nuovo Giovanni da Udine) sarà l’atteso protagonista della serata-evento per la consegna del Premio,appuntamento centrale della 18esima edizione del Festival vicino/lontano, in programma a Udine dal 12 al 15 maggio.

Chi sono, visti da vicino, i cinque finalisti?

Fabio Deotto (1982)è scrittore e giornalista. Laureato in biotecnologie, scrive articoli e approfondimenti per riviste nazionali e internazionali, concentrandosi in particolare sull’intersezione tra scienza e cultura. Per Einaudi ha pubblicato i romanzi Condominio R39 (2014) e Un attimo prima (2017). Vive e lavora a Milano e insegna scrittura creativa alla Scuola Holden di Torino. L’altro mondo. La vita in un pianeta che cambia, pubblicato da Bompiani, è un lungo viaggio nei luoghi dove il cambiamento climatico è già una realtà visibile: le Maldive, Miami, la Louisiana, il Texas, la Lapponia, il Delta del Po e Venezia. Alle Maldive le spiagge spariscono, a Miami si ricostruiscono le strade sollevate di un metro, la Louisiana sprofonda a vista d’occhio, in Franciacorta il vino diventa ogni anno più difficile da produrre, e mentre a Venezia l’acqua salata consuma un patrimonio artistico inestimabile, altre città si svuotano di automobili e si riempiono di animali. Negli ultimi dieci anni la crisi climatica è passata da essere un problema delle generazioni future a costituire una vera e propria emergenza del presente. Eppure, nonostante il mondo in cui viviamo sia cambiato in modo inequivocabile e sia ormai molto diverso da quello in cui siamo cresciuti, noi continuiamo a vederlo inalterato. La colpa è dei tanti angoli ciechi che intralciano la nostra percezione della realtà. L’altro mondo va a cercare un nuovo sguardo nelle storie reali di persone già oggi costrette a misurarsi con un pianeta più caldo, esplorando allo stesso tempo le zavorre cognitive e culturali che rendono così difficile accettare il cambiamento in atto. Il risultato è un reportage narrativo che ci aiuta a vedere il nuovo mondo in cui stiamo imparando a vivere.

Erika Fatland (1983) è scrittrice e antropologa. Vive a Oslo. Collabora con diverse testate e si è imposta sulla scena culturale internazionale già con il suo primo libro, Sovietistan, tradotto in ventiquattro paesi, in Italia da Marsilio nel 2017. Il suo secondo lavoro, La frontiera (Marsilio 2019), è stato finalista al Premio Terzani 2020. Lo scorso anno le è stato conferito a Roma il Premio Kapuściński per il reportage. Dopo aver raccontato le repubbliche ex sovietiche dell’Asia centrale e gli sterminati confini della Russia, con il suo terzo libro, La vita in alto – sempre edito da Marsilio (traduzione di Sara Culeddu e Alessandra Scali) –, Erika Fatland ci porta sulla catena montuosa più alta del pianeta facendoci scoprire la sua gente, le mille culture, lo splendore dei paesaggi, ma anche la storia poco nota che è all’origine di alcuni tra i conflitti più sanguinosi di oggi e di ieri. Partendo dalla Cina e attraversando Pakistan, India, Bhutan, Nepal e Tibet, la scrittrice norvegese, uno dei più apprezzati talenti della letteratura di viaggio, percorre un nuovo itinerario, affascinante e pieno di sorprese, dove a dominare la scena non sono solo vette maestose e orizzonti infiniti, ma uomini e donne in carne e ossa, di cui raccoglie le testimonianze e descrive le piccole vite che brulicano tra quelle montagne alte come giganti. Cinque paesi abitati da centinaia di etnie dalle innumerevoli lingue e tradizioni, e tre grandi religioni che si mescolano ad antichi riti sciamanici e credenze primitive: combinando il rigore dell’antropologa con la curiosità dell’esploratrice, la nuova voce del reportage internazionale, più volte paragonata a Bruce Chatwin, ci consegna un racconto che fonde storia e politica, geografia ed ecologia; il diario di un’avventura durata otto mesi tra cime vertiginose e valli remote, comunità arcaiche e superpotenze economiche che convivono sul tetto del mondo.

Nato a Dublino nel 1965, Colum McCann è uno scrittore irlandese naturalizzato statunitense. Vive con la famiglia a New York e insegna scrittura creativa all’Hunter College. È riconosciuto a livello internazionale come uno dei massimi romanzieri di lingua inglese degli ultimi decenni. Nel 2009 si è aggiudicato il National Book Award con Questo bacio vada al mondo intero, tradotto in 35 lingue e insignito dei più prestigiosi riconoscimenti letterari mondiali. La sua narrativa ha riscosso unanimi apprezzamenti per la sensibilità nel raccontare le complesse geografie del mondo globalizzato, privilegiando talora lo sguardo di personaggi che vivono ai margini della storia. In Italia sono usciti in passato alcuni suoi romanzi ora fuori catalogo. Apeirogon (traduzione di Marinella Magrì) è edito da Feltrinelli, che sta pubblicando tutte le sue opere. Sono già in libreria TransAtlantico (2021) e Lascia che il mondo giri (2022). Il romanzo prende il nome – sconosciuto ai più – del poligono con un numero indefinito di lati e ne assume anche la forma, scardinando ogni impianto narrativo tradizionale. Attraversa i secoli e i continenti, cucendo insieme il tempo, l’arte, la natura e la politica, per raccontare la storia vera di due uomini divisi dal conflitto e riuniti dalla perdita. Bassam Aramin è palestinese. Rami Elhanan è israeliano. Il conflitto colora ogni aspetto della loro vita quotidiana, dalle strade che sono autorizzati a percorrere, alle scuole che le loro figlie, Abir e Smadar, frequentano, ai checkpoint. Sono costretti senza sosta a confrontarsi fisicamente ed emotivamente con la violenza circostante. Come l’Apeirogon del titolo, infiniti sono gli aspetti, i livelli, gli elementi di scontro che vedono contrapposti due popoli e due esistenze su un’unica terra. Ma il mondo di Bassam e di Rami cambia irrimediabilmente quando Abir, dieci anni, è uccisa da un proiettile di gomma e la tredicenne Smadar rimane vittima di un attentato suicida. Quando Bassam e Rami vengono a conoscenza delle rispettive tragedie, si riconoscono, diventano amici intimi e decidono di usare il loro comune dolore in un’arma per la pace.

Nata nel 1966 nella provincia autonoma dello Xinjiang, nella Cina occidentale, Gulbahar Haitiwaji ha lavorato come ingegnera in una compagnia petrolifera. Nel 2006, dopo il peggioramento delle persecuzioni cinesi verso la minoranza turcofona di religione islamica cui appartiene, ha raggiunto con le figlie il marito, già esule in Francia. Dopo dieci anni, una mattina del novembre 2016, è stata richiamata in Cina con il pretesto di chiudere alcune pratiche amministrative. Accusata di dissimulare posizioni indipendentiste e attività terroristiche dietro il suo esilio in Francia, sparisce nelle viscere del terrificante sistema dei campi di concentramento ideati dal Partito comunista cinese per annientare il popolo uiguro. Per quel che ne sappiamo, più di un milione di uiguri sono stati deportati nei “campi di rieducazione” sulla base di infondate accuse di terrorismo, infiltrazione e separatismo. Gli “Xinjiang Papers”, pubblicati dal New York Times nel novembre 2019, hanno rivelato al mondo e provato la sistematica repressione della minoranza musulmana degli uiguri attraverso la detenzione di massa, la più devastante dall’era di Mao. Per quasi tre anni, Gulbahar Haitiwaji è stata privata della libertà e ha subìto ogni sorta di violenza dalla polizia, centinaia di ore di interrogatori, fame, freddo, torture, sterilizzazione forzata e dodici ore al giorno di propaganda cinese. Salvata grazie alle disperate trattative della figlia e all’ostinazione del ministero degli Affari esteri francese, Gulbahar Haitiwaji è la prima testimone del genocidio culturale in atto. Ha scritto il libro con una giornalista del Figaro esperta della questione uigura, Rozenn Morgat, nel corso di un lungo anno di incontri. La pubblicazione di Sopravvissuta a un gulag cinese, best seller internazionale edito in Italia da add editore (traduzione di Sara Prencipe), comporta un terribile rischio, che lei e la sua famiglia hanno deciso di assumersi perché la sua voce essenziale raggiunga l’Occidente e ne scuota l’indifferenza.

Ece Temelkuran (1973) è una scrittrice, giornalista e commentatrice politica turca, per anni firma delle testate più importanti del suo paese. Nel 2012 è stata licenziata dal suo giornale, l’Habertürk, per aver scritto un reportage sul massacro dei curdi al confine tra Turchia e Iraq. Vive ora in Croazia e collabora con autorevoli testate internazionali. Autrice di numerosi saggi e opere narrative – dei suoi romanzi in italiano sono apparsi Turchia folle e malinconica e Soffiano sui nodi – ha vinto l’Edinburgh International Book Festival First Book Award e l’Ambassador of New Europe Award ed è stata per due volte classificata tra le dieci persone più influenti dei social media. È seguita su Twitter da quasi tre milioni di persone. Il saggio Come sfasciare un paese in sette mosse. La via che porta dal populismo alla dittatura (Bollati Boringhieri) è stato finalista del Premio Terzani 2020.  Il suo nuovo, agile saggio La fiducia e la dignità. Dieci scelte urgenti per un presente migliore, pubblicato in italiano sempre da Bollati Boringhieri (traduzione di Giuliana Olivero), vuole proporre un nuovo linguaggio, che vada oltre il discorso politico, per ripristinare la fede nel genere umano. Nell’epoca della polarizzazione estrema e dell’odio, Temelkuran costruisce in pagine appassionate un vocabolario fatto di parole di cui riappropriarsi, parole accoglienti come «dignità», «attenzione», «partecipazione», «gesto umano». È necessario che sempre più persone sostengano l’idea di un mondo giusto e dignitoso, recuperando la parola «fede», riscattandola dal suo contesto religioso. Perché da decenni, ormai, proprio la fede è stata distrutta, soprattutto da una frase che è diventata inattaccabile a forza di ripeterla: «Non c’è alternativa». Invece, per Temelkuran, un’alternativa deve esserci: non possiamo accettare di essere a un punto morto della storia umana. Ma l’emergenza climatica e la stessa pandemia sono segnali incontestabili: il tempo sta scadendo. Tutto quello che possiamo fare va fatto subito, senza più esitazioni. Dobbiamo imparare ad agire insieme, a prenderci cura gli uni degli altri. Dobbiamo farlo adesso, prima che sia troppo tardi.

Cividale del Friuli - Carnevale nei musei

Carnevale nei musei

Il Comune offre tre laboratori per bambini per divertirsi ed imparare nei giorni di chiusura delle scuole

Carnevale in museo? A Cividale del Friuli i bambini potranno approfittare dei tre giorni di vacanza da scuola per divertirsi in percorsi e laboratori simpaticissimi (con crostoli finali).

L’Assessorato alla Cultura del Comune ha organizzato un percorso per ognuno dei tre musei comunali: è sufficiente scegliere la proposta più gradita e prenotare all’Informacittà allo 0432710460. L’iniziativa è gratuita; si paga solo il biglietto d’ingresso.

Scopriamo le tre proposte.

Al C.I.P.S. – Centro Internazionale Vittorio Podrecca Teatro delle Meraviglie di Maria Signorelli: Maschere in scena! Lunedì 28 febbraio, ore 15:00.

Scopriremo come Vittorio Podrecca abbia saputo raccontare le personalità delle sue marionette attraverso il loro aspetto, per creare curiosi ed eccentrici personaggi. Tra giochi, sfide e attività pratiche i bambini conosceranno le loro avventure per dare vita, nella fase di laboratorio, a bizzarre e divertenti maschere ispirate ai Piccoli grazie a materiali insoliti e sorprendenti.

Al Palazzo De Nordis: Arte, coriandoli e sorprese! Martedì 1° marzo, ore 15:00.

Le sale che ospitano la Collezione De Martiis verranno accese da un’attività divertente e stravagante, che unisce le stranezze dell’arte contemporanea alle bizzarrie del carnevale: quali scherzi e sorprese si nascondono dietro ai vari quadri? Opere op, astratte, colorate e vorticanti verranno decostruite e rielaborate in un inedito libro d’artista che saprà meravigliare e stupire.

Al Monastero di Santa Maria in Valle e Tempietto Longobardo: Travestimento al Tempietto!

Mercoledì 2 marzo, ore 15:00.

Ora gli stucchi all’interno del Tempietto Longobardo sono bianchi ma… secoli e secoli fa erano un tripudio di colori! Con un viaggio alla scoperta della storia e dei segreti di questo affascinante luogo riporteremo in vita tutti i colori che decoravano le Sante: incastri di carta, pieghe, dadi e ruote ci faranno giocare e divertire in un laboratorio multicolor.

I bambini vestiti in maschera saranno i benvenuti!!!

L’organizzazione è del Comune di Cividale del Friuli con Arteventi Udine

mercoledì 23 febbraio 2022

PREVENZIONE AL TIARE : torna il progetto di screening gratuito da domani 24/2 a sabato 26/2 con focus su diabete e udito

“PREVENZIONE AL TIARE”

RIPRENDE AL TIARE SHOPPING IN COLLABORAZIONE CONCROCE ROSSA ITALIANA, ASSOCIAZIONE ISONTINA DIABETICI E MAICO IL PROGETTO PER PROMUOVERE IN FRIULI VENEZIA GIULIA LA CULTURA DELLA SALUTE E DELLA PREVENZIONE

 Visite gratuite dal 24 al 26 febbraio per screening diabete e udito.

 Il Tiare Shopping Meeting Place di Villesse (GO) prosegue con le iniziative gratuite per promuovere la cultura della salute e della prevenzione mediante visite mediche specialistiche. Il progetto di ampio respiro “Prevenzione al Tiare” è nato nella primavera del 2021 per rispondere alla forte esigenza di informazione e rassicurazione in tema salute rilevata anche in Friuli Venezia Giulia in conseguenza del Covid19. 

 L’attività è coerente con la filosofia del Tiare Shopping di “dare valore alle persone, alle comunità e al nostro pianeta” e di voler contribuire all’adozione di uno stile di vita più sano e sostenibile, che si integra nel programma “Create meeting places that bring value to people, communities and planet”, un progetto per la comunità che parla di sostenibilità in maniera semplice e comprensibile a tutti. 

 Il mese di febbraio è dedicato alla corretta informazione e alla prevenzione per quanto riguarda diabete (con controlli gratuiti di colesterolo, glicemia, pressione arteriosa, frequenza cardiaca e saturazione dell’ossigeno) e udito con il seguente calendario:

 

  •  giovedì 24 febbraio screening DIABETE in orario 10.00/13.00                   
  •  venerdì 25 febbraio screening DIABETE in orario 14.00/18.00    
  •  sabato 26 febbraio screening UDITO in orario 9.00/13.00 e 14.00/18.00

A partire da oggi mercoledì 23 febbraio è possibile procedere con la prenotazione delle visite da parte degli interessati attraverso il portale web dedicatohttps://landto.me/tiareshopping/. Qualsiasi informazione che emergerà durante il colloquio sarà strettamente riservata e legata al rapporto paziente/medico, così come l’esito della visita. 
Nella giornata di giovedì 24 e venerdì 25 febbraio, inoltre, al I piano del Tiare Shopping nei pressi dell’area relax vicino all’Ipercoop verrà predisposto un desk informativo in cui i referenti di ADMO – Associazione Donatori Midollo Osseo saranno a disposizione per approfondire il tema della della donazione del midollo osseo. Nella giornata di sabato 26 febbraio il desk informativo sarà invece presidiato da MAICO, azienda storica del settore dell’audioprotesi presente in Italia con oltre 200 centri acustici.
Le visite si svolgeranno vicino al Tiare Chef Lab ed è richiesto di esibire il Green Pass base. In caso di mancata presenza degli utenti prenotati il personale presente potrà invitare i clienti di passaggio ad accedere al servizio. 

 

JESOLO : Info masterclass di canto "La voce non mente"

“LA VOCE NON MENTE”

MASTERCLASS DI CANTO CON VITTORIO MATTEUCCI

L’Associazione Culturale FIDELIO e la Scuola di Musica MONTEVERDI di Jesolo sono liete di organizzare venerdì 15 Aprile 2022 la Masterclass di canto moderno “LA VOCE NON MENTE”con Vittorio Matteucci, noto al grande pubblico per il celebre ruolo di Frollo l’Arcidiacono in Notre Dame de Paris di Riccardo Cocciante.

Matteucci, uno dei più apprezzati “cantattori” italiani grande mattatore del palcoscenico, vocalist per le Orchestre della RAI e di MEDIASET, doppiatore e cantante di colonne sonore per Walt Disney, appassionato di musica napoletana e della canzone d’autore, è un Artista che sa coniugare la passione per la musica e quella per il teatro approdando al musical. Notre Dame de Paris, Tosca, Romeo e Giulietta, Dracula Opera Rock sono solo alcuni degli spettacoli nei quali è stato interprete e protagonista confermando sempre il suo amore per il palcoscenico ricambiato dall’amore del pubblico per lui.

Fra i principali argomenti che si affronteranno nella Masterclass: l’uso della voce e delle tecniche di respirazione, elementi di dizione, regole fondamentali della comunicazione teatrale, esecuzione di una canzone e conprensione del testo, recitazione, consapevolezza dello spazio scenico, controllo dell’emotività con approfondimenti teorici, esercizi e consigli pratici. Un viaggio personale e collettivo che oltre ad una crescita professionale ci permetterà di imparare ad ascoltare la nostra voce e la voce degli altri, il respiro dell’anima, della vita.

La partecipazione è a numero chiuso con allievi effettivi e uditori, iscrizioni entro il 3 Aprile 2022.

L’evento è in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e si terrà presso la Sala Tiepolo al Centro Congressi Kursaal in Piazza Brescia al Lido di Jesolo (VE).

Ingresso consentito in base alla normativa anti-Covid vigente.

Info: monteverdijesolo@gmail.it

334 5246790 – 339 6741360

PIER PAOLO PASOLINI - il 5 Marzo Casarsa della Delizia festeggia i 100 anni dalla nascita

NEL CENTENARIO ESATTO DELLA NASCITA, IL 5 MARZO A CASARSA, L’OMAGGIO CON LA GRAPHIC NOVEL DI DAVIDE TOFFOLO, CHE VIENE RIPUBBLICATA DA RIZZOLI LIZARD

UN EVENTO DEL CENTRO STUDI PP CON FONDAZIONE PORDENONELEGGE

Una dedica a Pier Paolo Pasolini, nel centenario esatto della sua nascita, sabato 5 marzo 2022, e proprio nella sua Casarsa, nel Teatro che gli è stato intitolato. Protagonista dell’evento, in programma alle 21, promosso dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini con Fondazione Pordenonelegge.it, sarà l’artista Davide Toffolo, autore del graphic novel “Pasolini”, il fumetto scritto e disegnato vent’anni fa e oggi ripubblicato per il centenario della nascita del poeta friulano da Rizzoli/Lizard. Condotta dal poeta e scrittore Gian Mario Villalta, la conversazione – sul filo rosso “I Maestri sono fatti per essere mangiati” – riporterà Davide Toffolo agli “incontri” con i suoi maestri, per approfondire soprattutto gli insegnamenti e i confronti tratti dal poeta friulano: esperienze che l’hanno sostenuto per vivere (da artista) libero.

Davide Toffolo

Nel corso dell’incontro Davide Toffolo mostrerà tecniche narrative e decorative che hanno dato forma al libro e ricostruirà, attraverso le immagini, la voce, le canzoni e la biografia di Pier Paolo Pasolini. Prima di tutto, per Davide, è importante l’essere vivi, attenti, pieni di memoria, sull’esempio di ciò che scriverà di sé Pasolini: «… non sono una persona triste… credo che il mio carattere sia piuttosto elegiaco e gaio. Se posso usare una parola forte vorrei dire che il mio carattere è … mozartiano». Sarà l’occasione per sfogliare insieme un grande classico del fumetto italiano: e per riscoprire la forza, la rabbia e la dolcezza di un uomo e di un poeta senza tempo. Il libro ruota intorno a un colloquio immaginario tra due artisti che parte da una consapevolezza: Pasolini ha ancora molte cose da dirci. Ma è davvero lui, quello che parla, o un fantasma, un attore, un mitomane? Un intenso ritratto della grazia pasoliniana, ad opera di uno degli artisti più interessanti e poliedrici del panorama italiano.

Ingresso libero, prenotazione consigliata. La partecipazione all’evento è consentita esclusivamente agli spettatori muniti di Green Pass “rafforzato” e mascherina Ffp2. Prenotazioni: info@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it, whatsapp 338- 7874972. Info centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it/ pordenonelegge.it

Davide Toffolo è tra le principali firme del fumetto italiano ed è il cantante del noto gruppo art rock Tre Allegri Ragazzi Morti. Oltre a Pasolini, uscito per la prima volta nl 2002, tra i titoli più rappresentativi della sua vasta produzione ci sono Carnera, Il re bianco, Come rubare un Magnus e la sua originale “collaborazione postuma” con Remo Remotti in L’ultimo vecchio della Terra.

L’evento del 5 marzo inaugura “In un futuro aprile. Pasolini da Casarsa al mondo”, un cartellone di appuntamenti promosso dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini con Fondazione Pordenonelegge, in occasione del centenario pasoliniano. Il programma si arricchirà di nuovi appuntamenti dopo il 5 marzo: fra i protagonisti la scrittrice Dacia Maraini, autrice del libro “Caro Pier Paolo”, di uscita imminente per Neri Pozza. E lo storico della letteratura e saggista Franco Brevini, che a Pier Paolo Pasolini ha dedicato appassionati studi e monografie. 
 

lunedì 21 febbraio 2022

Cramars esporta in Veneto la sua vetrina digitale di prossimità Proxima

Attiva nell’unico alimentari del piccolo comune del Cadore

CRAMARS ESPORTA IN VENETO LA SUA VETRINA DIGITALE DI PROSSIMITÀ PROXIMA

La cooperativa per lo sviluppo sociale di Tolmezzo installa a Zoppè il dispositivo che permette ai duecento abitanti del paese di accedere a prodotti e servizi finora inaccessibili. Un progetto inedito che contribuisce a mantenere vivo il negozio riaperto a fine dicembre, dopo tre lunghi anni di chiusura

TOLMEZZO (UD) 21 FEBBRAIO 2022 – Proxima, il progetto inedito di vetrina digitale, sviluppato dalla cooperativa per lo sviluppo locale Cramars di Tolmezzo (UD), l’impresa sociale Melius, e finanziato dalla Fondazione Friuli, piace anche alle terre alte del Veneto e dopo il debutto di Resia, a dicembre, e la successiva installazione a Lauco, arriva a Zoppè, che con soli 200 abitanti è il paese più piccolo della provincia di Belluno.

L’installazione della innovativa vetrina digitale che permette di avere molteplici prodotti e servizi a un passo da casa è avvenuta all’interno dell’unico negozio di alimentari del paese che, dopo tre anni di chiusura, è stato riaperto a fine dicembre 2021, grazie all’istituzione di una cooperativa di consumo costituita da cento soci. Proxima permetterà al piccolo negozio di riconquistare la propria centralità e di sopravvivere per di continuare a dare un servizio ai duecento residenti ai piedi del Monte Pelmo.

L’idea di introdurre Proxima è dell’Amministrazione Comunale di Zoppè, come spiega il sindaco Paolo Simonetti: “Abbiamo introdotto Proxima con l’obiettivo di creare connessioni e salvaguardare la vita della nostra piccola comunità e del nostro negozio di alimentari, che per noi è vera e propria linfa vitale, poiché è l’unico erogatore di servizi. In un paese piccolo come il nostro, un esercizio commerciale non può permettersi di avere un magazzino fornito e questo aspetto rende difficile la sua sopravvivenza. Ecco quindi che Proxima consente di ampliare l’offerta con molteplici prodotti e servizi, per diventare punto di riferimento per gli abitanti”.

Aggiunge il sindaco Simonetti: “Non appena siamo venuti a conoscenza del progetto di Cramars non abbiamo avuto dubbi sulla sua utilità a Zoppè e siamo orgogliosi di essere il primo paese del Veneto a introdurre questa innovazione. Possiamo affermare che, a pochi giorni dalla sua installazione e nonostante l’età media elevata dei nostri abitanti, Proxima sta suscitando grande curiosità. La comunità ha compreso che per noi questa innovazione rappresenta l’opportunità di mantenere la qualità della nostra vita, potendo reperire a due passi da casa – o ricevere addirittura a domicilio – prodotti e servizi di uso quotidiano”.

Commenta Vanni Treu, responsabile del progetto per Cramars: “Le comunità che vivono lungo tutto l’arco alpino sono accumunate dalle medesime esigenze. I gestori dei piccoli negozi hanno manifestato la voglia di innovare perché hanno ben chiare le proprie potenzialità di vendita ed erogazione di servizi. Hanno un legame con la comunità che si è rafforzato durante pandemia, un aspetto che oggi con Proxima possiamo valorizzare, senza dimenticare l’aspetto umano.

Siamo felici di contribuire, attraverso Proxima, alla sopravvivenza dell’unico negozio alimentari di Zoppè e confidiamo di poter aiutare molte altre comunità in Italia”.

Come funziona Proxima

Proxima è uno speciale totem interattivo dotato di schermo con tecnologia touch che consente di fare acquisti o prenotazioni online attraverso un software chiaro ed estremamente intuitivo.

Il suo utilizzo è semplice e comodo, studiato per permettere agli abitanti delle aree interne di ricevere comodamente nella propria località e nell’arco di 24 ore tutto ciò di cui hanno bisogno: basta selezionare il prodotto o il servizio, la data di consegna prevista, e confermare l’acquisto. La disponibilità al ritiro in negozio verrà automaticamente notificata via email o sms.

Smartphone, app, connessione a internet, o tutto ciò che spesso rappresenta un limite per le persone più anziane o meno abituate a interagire con strumenti tecnologici, non sono assolutamente necessari. È sufficiente recarsi nell’attività commerciale che ospita Proxima e sottoscrivere un abbonamento mensile o annuale: la versione base dà accesso all’acquisto di prodotti e prevede il ritiro della merce in negozio, mentre la modalità Premium dà il diritto alla consegna a domicilio e anche alla prenotazione di molteplici, ulteriori servizi che saranno di volta in volta personalizzati in funzione alla disponibilità del negoziante.

www.coopcramars.it

https://www.facebook.com/cramars

Cooperativa Thiel: "Ritorno al futuro...che vorrei", un progetto di partecipazione attiva per i ragazzi della Bassa friulana

“Ritorno al futuro… che vorrei”, un progetto di partecipazione attiva per i ragazzi della Bassa friulana

Realizzato dalla cooperativa sociale Thiel, è una palestra di riattivazione delle relazioni in un contesto di post-pandemia, in collaborazione con i Comuni e l’Asufc e il contributo della Fondazione Friuli

Favorire esperienze di socializzazione e rapporto con i pari tramite attività di gruppo e laboratori: il “fare” e il “fare assieme” come strumenti di un percorso di crescita personologica, confronto e maturazione per i giovani. Questo uno degli obiettivi del progetto: “Ritorno al futuro… che vorrei”, rivolto ai preadolescenti e adolescenti del territorio della Bassa friulana e realizzato dalla Cooperativa Sociale Thiel in collaborazione con il Servizio di Neuropsichiatria Infantile territoriale della Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale.

In tale contesto, nei mesi scorsi, a Cervignano del Friuli e San Giorgio di Nogaro, sono già stati realizzati laboratori incentrati sulla conoscenza ed esperienza di varie forme artistiche: mosaico, teatro, pittura, scultura, riciclo.

Attualmente, a Palmanova sono in corso anche delle attività che si rivolgono a ragazze e ragazzi adolescenti afferenti al servizio di Neuropsichiatria Infantile della Bassa Friulana, che presentano alcune problematiche di socializzazione, ritiro sociale e/o che stanno attraversando un periodo di difficoltà relazionale. I percorsi laboratoriali prevedono attività manuali che sperimentano l’uso di diversi materiali: lana, carta, feltro, tessuti e stoffe.

Il progetto, realizzato con il contributo della Fondazione Friuli (nell’ambito del Bando Welfare), proseguirà con un laboratorio di fotografia condotto dal fotografo Francesco Cecconi presso la sede della Thiel, a Fiumicello (in via Libertà 13). Gli incontri sono rivolti a preadolescenti e adolescenti e si terranno il giovedì pomeriggio, dalle ore 16.00 alle 18.00, a partire dal 24 febbraio per un totale di 4 appuntamenti (Info: 320 6512012 – anna.sabatti@coopthiel.it).

«La nostra esperienza ci conferma l’efficacia abilitativa e riabilitativa delle attività laboratoriali perché consentono di sviluppare consapevolezza, competenze e partecipazione attiva, valorizzano le risorse personali di ognuno e sono degli strumenti adatti a coltivare interessi, sviluppare relazioni e progetti, impiegando il tempo libero in modo creativo», dice Luca Fontana, presidente della Cooperativa Thiel.

La pandemia, purtroppo, ha portato con sé anche una riduzione degli spazi aggregativi e dei momenti di socialità e molti adolescenti ne hanno pesantemente risentito, con ripercussioni sulla sfera privata, familiare, relazionale e scolastica. I laboratori della Thiel, quindi, vogliono essere una sorta di palestra in cui potersi riallenare all’interazione con l’altro in un ambiente protetto e in un contesto di piccolo gruppo.

venerdì 18 febbraio 2022

Cividale del Friuli : CENTRO VACANZE COMUNALE 2022

Il Comune al lavoro per una nuova edizione

Sarà un ritorno al futuro – parafrasando un titolo di un noto film – pensando ad una prossima estate di normalità e a un Centro vacanze organizzato, come fino a due anni fa,  dal Comune di Cividale del Friuli. 

“Siamo ormai fiduciosi che l’emergenza pandemica da Covid19 sia in fase calante e pertanto, motivati da questi positivi auspici di un ritorno ad una estate “normale” – spiega l’assessore alle politiche sociali e giovanili Catia Brinis – ci siamo già attivati per la realizzazione del centro vacanze estivo comunale”.

L’assessore Brinis, specifica che gli intendimenti dell’Assessorato e della Giunta sono quelli di ritornare alle edizioni di qualche anno fa, “con una gestione diretta comunale, con un campus organizzato su più sedi scolastiche al quale potranno partecipare tutti i bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado e i bambini che hanno frequentato le scuole dell’infanzia”.

“Il periodo sarà quello dei mesi di luglio ed agosto, ma anche della seconda metà di giugno per i bambini delle primarie che potranno usufruire di un pre-centro estivo presso il Centro Giovani a Carraria”.

Obiettivo sempre quello “di offrire risposte flessibili e differenziate alle esigenze delle famiglie all’interno di un contesto caratterizzato da una forte valenza pedagogica, educativa e sociale per garantire ai bambini la possibilità di imparare giocando – conclude la Brinis.

PREMIO CATERINA PERCOTO 2022: ECCO IL TEMA, UNA VISIONE INTERNAZIONALE DELL'AUTRICE FRIULANA

IL NUOVO PATERNARIATO CON VICINO/LONTANO FESTIVAL, CHE DEDICHERÀ UN INCONTRO A CATERINA PERCOTO NEL CARTELLONE 2022

Torna nel 2022 il Premio Letterario Caterina Percoto, contest biennale promosso dal Comune di Manzano – Assessorato alla Cultura, giunto al traguardo della sua 9^ edizione: il tema viene annunciato nella giornata che idealmente celebra l’iconica scrittrice friulana, sabato 19 febbraio, nei 210 anni dalla nascita di una delle pochissime “penne” al femminile nel periodo fra il Risorgimento e l’Unità d’Italia. Come sempre l’iniziativa sarà aperta ad autori adulti e ai giovani attraverso due diverse sezioni. I dettagli del bando saranno illustrati in occasione della pubblicazione sul sito del Comune.

L’ispirazione per il tema della 9^ edizione è sintetizzata in un estratto dalla novella ‘La coltrice nuziale’: un testo che ci riporta ai “Fatti di Jalmicco“, nel 1848, quando Udine e altri villaggi friulani si ribellarono al dominio asburgico. Gli austriaci decisero di fermare i ribelli dando fuoco a interi villaggi, saccheggiando e rivendendosi il maltolto. Caterina Percoto ebbe modo di assistere alla repressione austrica e affidò all’epistola che chiude la novella una sorta di ‘manifesto’ della propria opera. Scrive infatti: ‘tra i figli di due Paesi egualmente liberi, egualmente potenti, bella è l’unione di sangue! Ella è preludio di quella santa alleanza, che nel cospetto di Dio stringerà un giorno, come altrettante sorelle, tutte le nazioni della terra’. Una incisiva visione proto “internazionalista”, quella della scrittrice, pur nella forte aspirazione all’unità italiana, come per molti letterati di età risorgimentale. È questo, dunque, il motore pulsante per i racconti in gara all’edizione 2022 del Premio letterario Caterina Percoto.

Silvia Parmiani, Assessore alla Cultura del Comune di Manzano

«Il Premio Letterario Caterina Percoto – rileva l’Assessore Regionale alla Cultura Tiziana Gibelli – rappresenta un’occasione per riscoprire l’opera di una delle autrici friulane più importanti ed innovative. Non a caso il tema scelto per l’edizione 2022 è incentrato sulla visione internazionale della scrittrice, tema molto popolare all’epoca in cui è vissuta Percoto, ma altrettanto attuale anche oggi, tanto più in una regione di confine come il Friuli Venezia Giulia che, non a caso, nel 2025 vedrà Gorizia affiancare Nova Gorica in quella che è la prima Capitale Europea della Cultura transfrontaliera. Una sfida che sarà fondamentale per tutta la nostra regione e che, ne sono convinta, potrà trovare molti spunti di riflessione anche negli elaborati che verranno presentati per il Premio. Ci tengo anche a fare un plauso alla collaborazione che è stata avviata con Vicino Lontano che è tra i soggetti di produzione culturale più importanti della nostra regione e che contribuirà certamente a far crescere ulteriormente la manifestazione». Osserva Silvia Parmiani, Assessore alla Cultura del Comune di Manzano: «dopo la riflessione sulla “noia”, stimolata nella precedente edizione, in tempo pandemico e in pieno lockdown, vogliamo quest’anno sottolineare quel senso di umana solidarietà che ci deve guidare verso la ripresa. Sarà quindi un’edizione che guarda al futuro inevitabilmente concatenato e connesso del genere umano, come abbiamo imparato nella lunga convivenza con il virus: questa la suggestione che traspare, in filigrana, dalle parole di Caterina Percoto. E ancora una volta siamo felici di testimoniare la sorprendente attualità dell’opera della concittadina Caterina Percoto: un patrimonio letterario che il Premio si propone di preservare e tramandare, nella consapevolezza che si tratta di un prezioso tesoro culturale ereditato dalla comunità». Novità rilevante dell’edizione 2022 è l’inaugurazione di un partenariato speciale con il festival Vicino/lontano, in programma a Udine dal 12 al 15 maggio 2022: «siamo da sempre al fianco delle realtà culturali del territorio – spiega la presidente Paola Colombo – e questa nuova collaborazione con il Premio offrirà l’occasione per un piccolo focus sulla figura di Caterina Percoto, già previsto nel cartellone della 18^ edizione del festival. D’altra parte quest’anno a Vicino/lontano si parlerà di ‘sfide’, e ci sembra che l’autrice friulana ne abbia raccolte parecchie, coraggiosamente per il suo tempo: come donna e come scrittrice italiana sotto la dominazione asburgica».

Elisabetta Pozzetto

I racconti saranno al vaglio della Giuria tecnica, presieduta dalla giornalista Elisabetta Pozzetto e composta da William Cisilino, Elisabetta Feruglio, Valter Peruzzi, Walter Tomada e Silvia Parmiani. «A chi si impegnerà nella rilettura della novella di Caterina Percoto – sottolinea la Presidente di Giuria, Elisabetta Pozzetto – daremo un’occasione preziosa per approfondire una dei pochi autori del Risorgimento che ha testimoniato in presa diretta gli orrori della guerra sulla gente comune. Un tema che, con i venti di conflitto che spirano ancora pericolosamente in questi giorni alle nostre porte, è più che mai utile ricollocare all’attenzione. Caterina Percoto non è la letterata chiusa in una torre eburnea ma un’intellettuale per cui è irriducibile l’esigenza di farsi testimone, di dar voce a chi ha subito ingiustizia, di scuotere le coscienze dell’opinione pubblica. Da giornalista, prima che da appassionata lettrice della Percoto letterata, resto sempre colpita dalla capacità di questa autrice ottocentesca di affrontare temi così delicati con la vividezza e il coraggio richiesti per realizzare un reportage che sia, diremmo oggi, “un pugno allo stomaco” per chi legge: la crudeltà della guerra viene raccontata dalla Percoto nelle lacerazioni che provoca ai vincoli più naturali, quelli di sangue. Testi come “La coltrice nuziale” e “La donna di Osopo” porteranno la censura austriaca a vietare la circolazione della sua opera e per il suo schierarsi apertamente a fianco della causa unitaria l’autrice rischierà anche di farsi arrestare. Ma se il tema patriottico-risorgimentale le causerà non pochi problemi a livello personale, porterà d’altra parte alla creazione di alcune tra le sue opere più riuscite, che la giuria è particolarmente interessata a riportare all’attenzione di appassionati, studiosi, lettori e soprattutto giovani generazioni».

Il Premio Letterario Caterina Percoto è stato ideato dal Comune di Manzano per onorare la scrittrice friulana nata a S. Lorenzo di Soleschiano sul Natisone, nei pressi di Manzano. La forma racconto fu una delle cifre stilistiche care a Caterina Percoto, così come la tematica intorno alla donna fu terreno privilegiato d’indagine per la “Contessa contadina”, come l’autrice friulana venne anche ribattezzata. I suoi racconti custodiscono una documentazione culturale e antropologica dell’Italia fra Risorgimento e unità nazionale.  

BOLOGNA - DUBAI: Martedì' 22 Febbraio CAAB protagonista all'Expo dove si presenta per la prima volta la START UP dell'università di Bologna, FIELD ROBOTICS. Progetti AGRITECH per lo sviluppo sostenibile

Bologna chiama Dubai, appuntamento martedì 22 febbraio, dalle 11 nel padiglione M – Eating Italy, con un Forum dedicato al cibo del futuro, che porterà in vetrina a Expo “Field Robotics”, progetto di eccellenza dell’Università di Bologna in ambito agritech, insieme a un ulteriore brevetto di alta ricerca nell’ambito dell’agricoltura di precisione, sviluppato da Edo Radici Felici con l’Università di Pisa. L’evento è promosso dal Centro Agroalimentare di Bologna in sinergia con la Regione Emilia Romagna nell’ambito del progetto “IntERact to drive the future”, e vedrà impegnati sul campo il Direttore Marketing e Qualità CAAB, Duccio Caccioni, con le consulenti di CAAB Advisory Roberta Mangiapane e Reihaneh Eshraghi, insieme al docente dell’Università di Bologna Lorenzo Marconi, ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi”. «

«Siamo orgogliosi di portare a Expo Dubai due rilevanti progetti agritech, concepiti e sviluppati negli Atenei dell’Alma Mater, a Bologna, e dell’Universita’ di Pisa – spiega il presidente CAAB, Andrea Segrè – Attraverso il nuovo sportello introdotto per offrire consulenza e guidare le start up più interessanti verso l’inserimento nei mercati, CAAB si conferma frontiera avanzata dell’agrifood ad alto contenuto innovativo e tecnologico. Martedì saremo a Dubai con due progetti che offrono proposte concrete per lo sviluppo sostenibile in ambito agricolo e la sicurezza alimentare sulle nostre tavole: se Field Robotics, uno spin off dell’Università di Bologna che per la prima volta viene presentato pubblicamente, è ideato per garantire soluzioni anche nei filari più complessi, aumentandone la produttività dei processi di coltivazione e riducendo l’utilizzo di sostanze chimiche, la start up di Edo Radici Felici, attraverso i suoi innovativi impianti aeroponici per specie ortive a radice libera, guarda ai sistemi alimentari di prevenzione e in particolare all’ortofrutta, base della piramide mediterranea e area operativa di riferimento del Centro Agroalimentare di Bologna. Da molti anni, d’altra parte, coltiviamo best practice per idee e progetti legati allo sviluppo sostenibile: ecco spiegata la nascita del nostro start up desk, un prezioso acceleratore per chi vuole cimentarsi nel settore: dall’agricoltura di precisione alle colture innovative, dal settore primario, declinato in chiave smart, alla sostenibilità nella filiera del food». Dettagli e aggiornamenti sul sito caab.it  

Field Robotics, spin-off dell’Università di Bologna, è stato fondato nel 2022 con l’obiettivo di sviluppare e commercializzare sistemi robotici equipaggiati con tecnologie avanzate per operare in scenari di campo. L’ambito applicativo è quello dell’agricoltura di precisione, ovvero lo sviluppo di soluzioni tecnologicamente avanzate che permettono la gestione più sostenibile in ambito agricolo. Spiega il Prof. Lorenzo Marconi «La tecnologia di lancio di Field Robotics è un rover, denominato Dedalo, brevettato e completamente elettrico, che può essere equipaggiato in modo modulare, è dotato di algoritmi di intelligenza artificiale e tecnologie meccatroniche per la navigazione autonoma, sia in filare che in campo aperto». Il rover è il frutto di anni di ricerca e sviluppo condotti all’interno dei laboratori di ingegneria dell’Università di Bologna, che hanno gemmato tecnologie pronte per l’utilizzo in scenari produttivi realistici. Dedalo è dotato di sensori per la raccolta di dati di campo in modo continuativo e con alta risoluzione spaziale: informazioni oggi necessarie per valutare le performance economiche ed ambientali delle aziende agricole. EDO Radici Felici, iscritta nel registro italiano delle PMI innovative, progetta e realizza impianti aeroponici per la coltivazione di specie ortive a radice libera fuori suolo, a ciclo chiuso, in ambiente protetto e controllato, assistendo il produttore agricolo nell’utilizzo e gestione della tecnologia. Suo il brevetto del sistema Airfloating e le ricerche, in collaborazione col DiSAAA-a dell’Università di Pisa, per una produzione agricola focalizzata alla biofortificazione di specie vegetali con sali minerali di sostegno al sistema immunitario e alla prevenzione di specifiche patologie. Il traguardo di approdo è un sistema alimentare di prevenzione, con prodott proiettatii oltre il biologico, pesticide free, a basso impatto ambientale, con elevati valori nutrizionali. Quindi cibo sano e sicuro, per tutti, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri.

Kromya Art Gallery, Verona | 26 febbraio - 8 aprile 2022 | OSSIMORI, a cura di Matteo Galbiati

Renata e Cristina Cosi, Andrea Facco, Federico Ferrarini, Luca Marignoni
OSSIMORI
A cura di Matteo Galbiati
Kromya Art Gallery, Verona
26 febbraio – 8 aprile 2022
Opening: sabato 26 febbraio, ore 16.00-20.00
Illusione, metamorfosi, trasfigurazione e dissimulazione della realtà sono i temi centrali della collettiva “Ossimori”, in programma dal 26 febbraio all’8 aprile 2022 nella sede veronese (via Oberdan, 11c) di Kromya Art Gallery. Curata da Matteo Galbiati con opere di Cristina e Renata Cosi, Andrea Facco, Federico Ferrarini e Luca Marignoni, la mostra sarà inaugurata sabato 26 febbraio dalle 16.00 alle 20.00.

Attraverso la pittura e la scultura, i cinque artisti sanno mettere in discussione la verità di quanto appare con azioni che generano una continua ridefinizione del dato percettivo. Inganno e mimesi, rivelazione e rappresentazione sono i termini con cui ogni loro intervento riconfigura il dato acquisito dallo sguardo.

«Le verità raccontate in modo così verosimile dall’arte – spiega il curatore Matteo Galbiati – si rivelano friabili e ingannevoli e, agli occhi, non resta che riconfigurare attentamente il giudizio persuasivo appena dato per definitivo. Ma quel che vediamo è inganno o il tentativo di migliorare la realtà e avvicinarla, proprio attraverso l’arte, al mondo delle idee? In questo scarto ambiguo tra posizioni opposte sta la forza espressiva dei loro lavori che, messi a confronto, accentuano le loro qualità peculiari grazie a questa dialettica di reciproca prossimità».

Nella ricerca di Cristina (Cesena, 1980) e Renata (Cesena, 1983) Cosi la ceramica prende la forma di pelli, stoffe, pagine: sono in generali supporti bianchi, vuoti e leggeri incapaci nel tempo di aver trattenuto le memorie e le storie vissute. Sono fossilizzati in una pesante leggerezza che fissa quei cambiamenti che potrebbero avvertire.

Interroga, invece, la pittura Andrea Facco (Verona, 1973) che, inseguendo la puntualità dell’iperrealismo, prova, in una sfida semantica, a rappresentare ciò che già è stato rappresentato. La sua realtà allora si allontana da quella iniziale per dedurre l’essenza di qualcosa di diverso in un continuo trasformarsi del visibile.

Anche Federico Ferrarini (Verona, 1976), tra pittura e scultura, apre una connessione spazio-temporale con il nostro mondo trasferendo dalla bidimensionalità delle tele, alla tridimensionalità delle installazioni scultoree, una trasfigurante vibrazione che indugia sull’evidenza di energie ataviche e cosmiche, le stesse che regolano l’universo in cui siamo immersi.

Infine Luca Marignoni (Cles, 1989), nell’essenzialità elaborata delle sue forme, dibatte sulla dualità degli opposti alterando lo stato fisico del materiale e facendolo vibrare di inconsuete evoluzioni formali; così cerca l’energia vitale che la materia stessa conserva, trattiene e lascia deflagrare restituendola allo sguardo che è capace di intercettarla nelle sue nuove possibilità e verità.

Kromya Art Gallery Verona è aperta al pubblico da martedì a sabato con orario 10.00-12.30 e 16.00-19.30, chiuso lunedì e domenica. Ingresso gratuito. Accessi regolamentati nel rispetto della normativa vigente. Per informazioni e appuntamenti: T. +39 045 9788842, riccardo@kromyartgallery.com,
info@kromyartgallery.com
www.kromyartgallery.com,
www.instagram.com/kromya_art_gallery,
www.facebook.com/Kromyartgallery.

Kromya Art Gallery nasce a Lugano, Svizzera, nel 2018 e si sviluppa negli spazi intimi di un appartamento di primo Novecento, nel centro storico della città. In aggiunta alla sede storica, diretta da Tecla Riva, nel novembre 2020 è stata inaugurata, con una mostra personale di Giorgio Griffa, una nuova sede a Verona, a pochi passi dall’Arena, diretta da Riccardo Steccanella. Un’iniziativa che segna l’impegno di Kromya quale punto d’incontro e scambio tra il panorama culturale svizzero e quello italiano, nell’ottica di una progettualità congiunta orientata alla crescita e alle contaminazioni. L’attività espositiva è distinta nelle sezioni denominate “CAMERE” e “•YOUNG”. Se con “CAMERE” la galleria rende omaggio a movimenti già storicizzati, con la sezione “•YOUNG” si dedica alla promozione del lavoro di giovani artisti emergenti. Oltre alla partecipazione a varie fiere d’arte nazionali ed internazionali (ultime delle quali Wopart 2020, ArtVerona Digital, Miart 2021), Kromya Art Gallery ospita nelle sue sedi eventi artistici e culturali.

In foto di copertina : Renata e Cristina Cosi Sociery gres bianco legno teca in plexiglass

CortinAteatro - White Out, la conquista dell'inutile sabato 26 febbraio: il linguaggio del circo, della danza e dell'alpinismo per raccontare la scalata della montagna impossibile

CORTINATEATRO. “WITE OUT. LA CONQUISTA DELL’INUTILE”, IL LINGUAGGIO DEL CIRCO, DELLA DANZA E DELL’ALPINISMO PER RACCONTARE LA SCALATA DELLA MONTAGNA IMPOSSIBILE

Sabato 26 febbraio alle 20.45 all’Alexander Girardi Hall andrà in scena il nuovo spettacolo di Piergiorgio Milano, che è anche protagonista con Javier Varela Carrera e Luca Torrenzieri.

“White out” per gli scalatori significa perdita totale di visibilità, è il momento in cui il biancore delle nuvole si fonde con quello della neve e cancella ogni riferimento spaziotemporale. In questo candore, che rende labile la frontiera tra vita e morte, il protagonista dello spettacolo rischia di non fare ritorno e, quando finalmente rientra a casa, decide di scrivere la sua storia, ma anche quella degli alpinisti che non hanno potuto farlo: Alison Hargreaves, Danilo Galante, Tony Kurtz.

Il tour di "Rinascitalia" fa tappa a Jesolo

Il camper di Asproflor Comuni Fioriti arriverà mercoledì 23 febbraio per visitare la città e accogliere la sua candidatura per la certificazione di “Comune fiorito”. Con l’occasione sarà presentata anche la rosa “Jesolo Romantica”

Mercoledì 23 febbraio il tour nazionale di “Rinascitalia” farà tappa a Jesolo.  L’iniziativa lanciata da Asproflor Comuni Fioriti per il 2022 è partita da piazza Castello a Torino e farà visita a 645 amministrazioni per motivarle ad aderire alla filosofia della certificazione di “Comune fiorito”. Il passaggio del camper di Rinascitalia a Jesolo sarà proprio l’occasione per avanzare la candidatura della città alla certificazione. Jesolo sarà anche la sede ospitante l’evento finale del viaggio lungo la costa veneta, in programma il 4 marzo presso il centro congressi Kursaal.

Il progetto è accompagnato dallo slogan “Facciamo fiorire la speranza”, diffuso dal camper dell’iniziativa che percorrerà oltre 9 mila chilometri lungo il litorale italiano. Alla tappa jesolana parteciperanno Salvatore Domolo e Marcello Manfredi, rispettivamente ideatore e referente del progetto. In questa occasione, l’amministrazione li accompagnerà in una visita alla città. Tra le unicità che saranno presentate ai rappresentanti dell’iniziativa, anche la rosa Jesolo Romantica, il fiore creato ad hoc per la città grazie a una collaborazione tra l’amministrazione e l’azienda inglese David Austin, una delle più importanti del settore a livello internazionale. L’iniziativa, la cui partecipazione è gratuita, sarà l’occasione per conoscere la certificazione che ha come obiettivi una sensibilizzazione alla cura del territorio, al verde e alle fioriture per valorizzare la vita dei cittadini e accogliere con bellezza i visitatori.

“Abbiamo affrontato un periodo complesso, lungo e doloroso, che speriamo di lasciarci definitivamente alle spalle nei prossimi mesi. Abbiamo tutti quanti voglia di ricominciare e l’idea che questa ripartenza sia simboleggiata da una fioritura è molto bella – dichiara l’assessore al Decoro urbano della Città di Jesolo, Flavia Pastò. Jesolo sta affrontando una fase di crescita e sviluppo urbanistico, il quale è accompagnato da una grande attenzione all’equilibrio con l’ambiente naturale. Proprio questo, del resto, è il punto di forza di Jesolo: il mare e la spiaggia, ma anche la natura e le campagne dell’entroterra. Questa bellezza non è mai sfiorita e ora i nostri ospiti non vedono l’ora di farsi riabbracciare dal nostro territorio”.

giovedì 17 febbraio 2022

JESOLO - Rinviata la sfilata dei carri di Carnevale

CARNEVALE, SINDACO E PRO LOCO SUL RINVIO DELLA SFILATA DEI CARRI:
“DECISIONE CONDIVISA, CON IL SUPPORTO DELLA QUESTURA

L’amministrazione comunale e la Pro Loco hanno lavorato fianco a fianco per mesi con l’obiettivo di organizzare un grande Carnevale Jesolano, ricco e colorato come è sempre stato, con energia e passione. Volevamo dare un altro segnale di ripartenza, come è stato lo Jesolo Sand Nativity. Ma ora non ci è possibile farlo – dichiarano il sindaco della Città di Jesolo, Valerio Zoggia, e il presidente della Pro Loco, Alberto Mecchia -. Non è una decisione assunta dall’amministrazione né dalla Pro Loco, come ha falsamente pubblicizzato qualcuno solo per gettare discredito, bensì un’imposizione derivante dalla situazione che ancora stiamo vivendo. Ad oggi, in Veneto è ancora in vigore la zona gialla e il governo ha prorogato lo stato d’emergenza fino al 31 marzo, pertanto almeno fino a quella data le restrizioni per l’organizzazione di ogni manifestazione pubblica sono molto stringenti. Queste limitazioni, insieme alle indicazioni pervenute dalla Questura, non consentono di svolgere la manifestazione nel mese di febbraio. Comprendiamo l’amarezza della cittadinanza e, prima ancora, delle tante persone che ogni anno da lungo tempo si impegnano per realizzare carri allegorici spettacolari. Purtroppo, però, in questo particolare contesto risulta impossibile garantire l’ordine pubblico, la sicurezza e il rispetto delle norme anti-contagio lungo tutto il percorso seguito dai carri, a partire dagli accessi all’area. Stando a quanto è possibile leggere sulla stampa locale, pare che altre località stiano lavorando all’organizzazione di eventi simili al Carnevale Jesolano, tuttavia non conosciamo i dettagli dei percorsi o le eventuali limitazioni che saranno assunte, aspetti che per Jesolo la Pro Loco ha indagato approfonditamente con le forze dell’ordine. Non sappiamo nemmeno quale possa essere il grado di responsabilità che quelle amministrazioni intendono assumersi rispetto a un’evoluzione dei contagi che fa ben sperare ma che nulla ha di certo. Dobbiamo ripartire, ma senza rischiare di compromettere i sacrifici fatti finora. A maggior ragione in una località balneare dove la pianificazione di una nuova stagione estiva sta entrando nel vivo”.

PREMIO UMBERTO SABA POESIA, partita la 2^ edizione : domani 18 febbraio, l'Importanza del "DIRE POESIA", con il vincitore 1^ edizione UMBERTO PIERSANTI

TRIESTE – Entra nel vivo la 2^ edizione del Premio Umberto Saba Poesia, promosso dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e dal Comune di Trieste con Lets e con Fondazione Pordenonelegge, con il patrocinio inoltre della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Dedicato alla poesia italiana edita in volume, il Premio lancia il conto alla rovescia per le fasi cruciali della sua celebrazione, anche quest’anno prevista in concomitanza con la Giornata mondiale della poesia, il 21 marzo.

Nel frattempo l’attenzione è puntata su alcuni temi centrali della scrittura poetica, e sul filo rosso che alimenta questa 2^ edizione del Premio Saba: «l’esplorazione – spiega il curatore, Gian Mario Villalta – delle potenzialità e del valore aggiunto di un testo poetico attraverso la sua lettura ad alta voce». Intorno a questo ragionamento, nell’ambito di un incontro digitale in programma venerdì 18 febbraio, fruibile dalle 17 sul canale youtube di pordenonelegge – al link https://youtu.be/8uYITCQxBQA – si confronteranno il vincitore della 1^ edizione del Premio, il poeta Umberto Piersanti, e il critico letterario Roberto Galaverni, coordinati dal poeta, scrittore e direttore artistico di pordenonelegge, Gian Mario Villalta.

Elemento centrale saranno alcune letture dall’opera dello stesso Piersanti e di Umberto Saba, corredate dalle poesie di tre giovani poeti Carmen Gallo, Tommaso Di Dio, Mary B. Tolusso. Ragionamenti che portano a una conclusione enunciata da Roberto Galaverni: «l’abitudine di studiare le poesie per dedurne soltanto i contenuti, seguendo note e noticine, trascurando di curare e discutere la lettura, equivale a visitare una mostra d’arte dove invece dei quadri troviamo appese soltanto le didascalie».

Nel corso della discussione emergeranno ipotesi stimolanti per un confronto ad ogni livello. «Dire la poesia – sottolinea Gian Mario Villalta – è sempre un rischio, un mettersi alla prova che coinvolge autori e poeti. Le parole, d’altra parte, non sono mai silenziose, neppure quando le nostre labbra restano chiuse e percorriamo la pagina con la mente. Questa la straordinaria dimostrazione dei più recenti studi di neurolinguistica, che ci portano a guardare alla forma della poesia come ad un’orchestrazione di suoni. Ci siamo disabituati a leggere a voce alta, dimenticando che il momento della verità di una poesia è proprio nella voce con la quale le parole chiedono di essere dette».

Info e dettagli sul Premio Umberto Saba poesia nel sito www.pordenonelegge.it

In foto di copertina il vincitore 1^ edizione UMBERTO PIERSANTI

MUSICULTURA : 2 artisti dal Friuli-Venezia Giulia in gara. Svelati i nomi delle 61 proposte artistiche convocati alle Audizioni

MUSICULTURA 2022

SVELATI I NOMI DEI 61 ARTISTI IN GARA SU OLTRE MILLE CANDIDATI

2 ARTISTI PROVENIENTI DAL FRIULI – VENEZIA GIULIA:

Caspio e Chiara Vidonis

Dal 24 febbraio le Audizioni Live al Teatro Lauro Rossi di Macerata e in diretta sui social

Cristina Donà ospite della serata di apertura

Svelati i nomi degli artisti ed artiste in gara nell’edizione 2022 di Musicultura.

Sono sessantuno, sono stati selezionati a partire da una rosa iniziale di 1086 candidature, numero record di partecipazioni al celebre Festival della Canzone Popolare e d’Autore.

Tutti autori ed autrici delle loro canzoni, essi accedono ora alle Audizioni Live del Concorso, in programma dal prossimo 24 febbraio e fino al 6 marzo ogni sera (con esclusione di lunedì 28 febbraio) al Teatro Lauro Rossi di Macerata, con ingresso libero, e in diretta streaming nei canali social di Musicultura.

La serata di apertura avrà una graditissima ospite, Cristina Donà.

“È un vero piacere che un’artista coerente e coraggiosa come Cristina, le cui canzoni hanno la rara virtù di unire generazioni diverse, sia con noi in questa festa della musica live e dell’arte dell’incontro che sono le audizioni di Musicultura. E ci aspettano anche altre belle sorprese – ha dichiarato il direttore artistico Ezio Nannipieri – Cosa ci dicono le canzoni dei giovani artisti e artiste che ora ci accingiamo a testare nella loro resa dal vivo? Che l’ironia, la sensibilità, l’onestà di mente e la pulizia di cuore di chi scrive e canta non si sono perse per strada, solo si esprimono con meno perentorietà di un tempo, cercando modi di sfuggire al già detto, per non rimanerne inghiottite sul nascere.”

Gli artisti convocati a Macerata per le Audizioni si esibiranno con due brani ciascuno di fronte alla giuria di Musicultura e al pubblico presente in teatro e nelle dirette dei social in un rigenerante viaggio di dieci serate live nella musica italiana.

La rosa delle 61 proposte in corsa è composta da 8 band e da 53 solisti e soliste, di un’età compresa tra i 21 e i 59 anni; tra le regioni di provenienza più rappresentate troviamo al primo posto l’Emilia-Romagna con 12 proposte, seguita dal Lazio con 7 e dalla Lombardia con 6.

Al termine delle Audizioni Live, la giuria di Musicultura selezionerà la rosa dei sedici finalisti, che saranno protagonisti di due concerti al Teatro Persiani di Recanati, in collaborazione con Rai Radio 1, la radio ufficiale di Musicultura, nel prossimo mese di maggio. Le loro canzoni comporranno inoltre il CD compilation della XXXIII edizione. Parallelamente le canzoni finaliste godranno di un’ampia diffusione radiofonica e il pubblico avrà modo di votarle per designare due degli otto vincitori. I restanti sei vincitori saranno espressi dalle scelte insindacabili del prestigioso Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura, che nell’edizione in corso è composto da: Vasco Rossi, Roberto Vecchioni, La Rappresentante di Lista, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Francesco Bianconi, Giorgia, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Sandro Veronesi, Niccolò Fabi, Dacia Maraini, Gaetano Curreri, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Diego Bianchi, Teresa De Sio, Francesca Archibugi, Mariella Nava, Antonio Rezza, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Ron.

Gli otto vincitori di Musicultura saranno protagonisti nel prossimo mese di giugno, con i prestigiosi ospiti italiani ed internazionali, delle serate di spettacolo finali del Festival, all’Arena Sferisterio di Macerata. Lì sarà il voto del pubblico ad eleggere il vincitore assoluto del Concorso, al quale andrà il Premio Banca Macerata di 20.000 euro. Verranno inoltre assegnati la Targa della Critica Piero Cesanelli (€ 3.000), il Premio AFI (€ 3.000), il Premio per il miglior testo (€ 2.000) e il Premio (€10.000) per la realizzazione di un tour, con il sostegno di NuovoImaie.

La rosa completa dei 61 artisti ed artiste in gara a Musicultura 2022, con le rispettive provenienze geografiche:

Anna e l’Appartamento, Verona; Apu, Forlì; Avorio, Lanciano; Barriera, Capua; Valentina Brozzu, Milano; Filippo Bubbico, Lecce; Caspio, Trieste; Costanza, Livorno; Lorenzo Disegni, Roma; Effenberg, Lucca; Elton Novara, Milano; Emit, Lodi; Faax, Roma; Francesco Forni, Roma; Fran e i pensieri molesti, Torino; Luigi Friotto, Chieti; G Pillola, Genova; Ganugi, Prato; Giuliettacome, Forlì; Guido Maria Grillo, Salerno; Helen Aria, Aosta; Hurricane, Vicenza; Ilclassico, Bologna; Iosonorama, Napoli; Isotta, Siena; Kamahatma, Trecate (NO); Kimerica, Padova; Lamine, Trapani; Matteo Leone, Calasetta (SU); Sara Loreni, Parma; Maestral, Venezia; Luca Maggiore, Forlì; Malvax, Modena; Daniele Mirante, Roma; Moretti, Milano; Moriel, Modena; Pecci, Milano; Valentina Polinori, Roma; Ponente,Palermo; Popforzombie, Torino; Proia, L’Aquila; Cassandra Raffaele, Vittoria (RG); Sofia Rollo, Lecce; Sandri, Cesena; Scuro, Lecce; Sir Jane, Bologna; Valeria Sturba, Bologna; Tano e l’ora d’aria, Bari; Stefania Tasca,Torino; Te quiero Euridice, Piacenza; Themorbelli, Alessandria; Toolbar,Trento; Tsunami, Roma; Valerio Lysander, Roma; Vena, Milano; Chiara Vidonis, Trieste; Martina Vinci, Genova; Vito, Palermo; Y0, Ravenna; YoshWhale, Salerno; Zerella, Avellino.

Vela per tutti a gonfie vele anche d'inverno a Lignano Sabbiadoro

l mare si vive tutto l’anno… per tutti

Le splendide giornate di gennaio e febbraio, fresche ma soleggiate e terse, accompagnate dal venticello, sono un’attrazione per gli appassionati e sportivi, dai campioni paralimpici come Antonio Squizzato (Campione Europeo e Vice Campione mondiale classe 2.4), a bordo proprio in questi giorni, ai velisti, ai neofiti.

Siamo a Lignano Sabbiadoro, rinomata località turistica balneare dell’Alto Adriatico ma anche fascinosa località invernale, primaverile, autunnale che offre le opportunità più disparate tra cui la Vela veramente per tutti con il progetto Sea4All del locale sodalizio Tiliaventum.

Qui si fruisce di base a mare accessibile a Marina Punta Faro Resort e di un mezzo nautico a vela unico al mondo, il monoscafo performante e anch’esso accessibile Càpita, dove chiunque salga a bordo, anche con la propria carrozzina, ha la possibilità di essere protagonista, di pilotare, di manovrare, di regolare le vele, di affinare la conduzione, di provare e poi partecipare a regate anche non specificatamente paraolimpiche con equipaggi inclusivi e di vincerle anche.

Qui barriere fisiche, mentali ed anche economiche (parliamo di iniziative gratuite) sono abbattute, e poter condividere le giornate in mare con Campioni come Squizzato è ancora più stimolante ed appagante per tutti: trasferire con simpatia conoscenze, tecniche, approcci mentali alle regate esperienze internazionali porta solo beneficio per costruire una quotidianità sempre migliore.

Il 2022 è appena agli inizi e  i programmi Sea4All si completano con navigazioni, kite4all, sup4all, esperienze di navigazione negli affascinanti ambienti naturali lagunari, partecipazione alla prossima Barcolana e tanto altro durante tutto l’arco dell’anno.

Per i curiosi potete approfondire sul sito http://www.tiliaventum.com

FB profilo Tiliaventum associa, Pagina Sea4All, Instagram Tiliaventum

Buon vento a tutti
Tiliaventum asd via Monte Ortigara 3 M33054 LIGNANO SABBIADORO UD ITALY ph +39 339 8281513

tiliaventum@gmail.com

mercoledì 16 febbraio 2022

CASA VIOLA - ASSOCIAZIONE DE BANFIELD: DOMANI, GIOVEDI' 17 FEBBRAIO, ALLE 17.30, NUOVO INCONTRO PUBBLICO PER I CAREGIVER

LA STRUTTURA DELL’ASSOCIAZIONE DE BANFIELD “CASAVIOLA” PROSEGUELE SUE ATTIVITÀ PER ACCOMPAGNARE CHI ASSISTE PERSONE CON ALZHEIMER, DEMENZA O DECADIMENTO COGNITIVO. DOMANI, GIOVEDÌ 27 FEBBRAIO, ALLE 17.30 NUOVO APPUNTAMENTO CON IL CICLO MENSILE DI INCONTRI GRATUITI “OBIETTIVO SALUTE”.

PROTAGONISTA LOREDANA CIVITA, ANIMATRICE NELLE CASE DI RIPOSO E CONDUTTRICE DEI GRUPPI DI AUTO-AIUTO PRESSO LA DEMENTIA FRIENDLY COMMUNITY DI MUGGIA.

NEL CORSO DELL’INCONTRO DAL TITOLO “CHE SI FA OGGI”, SI PARLERÀ DELLE ATTIVITÀ DA SVOLGERE INSIEME ALLE PERSONE CON DEMENZA: LA RELATRICE ILLUSTRERÀ ALCUNE DELLE ATTIVITÀ PIÙ INDICATE DA PROPORRE ALLA PERSONA DI CUI CI SI PRENDE CURA

INGRESSO LIBERO E GRATUITO. È POSSIBILE PARTECIPARE SIA IN PRESENZA, PRESSO LA SEDE DI VIA FABIO FILZI 21/1, SIA SU ZOOM, ATTRAVERSO LA PIATTAFORMA DIGITALE WWW.CAREGIVERACADEMY.IT

TRIESTE- Un nuovo appuntamento a CasaViola – la struttura che l’Associazione de Banfield ha ideato per affiancare e sostenere i famigliari di persone con demenza, decadimento cognitivo e Alzheimer – con la conferenza mensile di Obiettivo Salute. In programma domani, giovedì 17 febbraio, alle ore 17:30 l’incontro con Loredana Civita, animatrice nelle case di riposo e presso la Dementia Friendly Community di Muggia.

Nel complicato compito di assistenza alla persona con disturbo neurocognitivo, una delle difficoltà più grandi con cui i parenti e gli assistenti familiari si scontrano, riguarda le attività da svolgere insieme, cosa fare o cosa proporre per combattere la noia. Partendo, quindi, dalla più tipica delle domande in questo caso, “Che si fa oggi?”, che, non a caso, fa da titolo all’incontro, Loredana Civita ci illustrerà alcune delle attività più indicate da proporre alla persona di cui ci si prende cura.

Vedremo cosa è più opportuno scegliere tenendo conto delle sue capacità cognitive e facendo in modo di stimolare le cosiddette competenze residue, vale a dire, quelle che la persona è ancora in grado di gestire in autonomia e che vanno stimolate affinché si preservino per il maggior tempo possibile, promuovendo un senso di indipendenza e utilità personale. Proporre delle routine giornaliere, suggerire attività stimolanti, piacevoli e mai frustranti, è un ottimo modo, non solo per combattere la noia e per far trascorrere il tempo più velocemente impiegandolo in maniera proficua, ma rappresenta anche un valido antidoto contro l’insorgenza di sintomi comportamentali, quali irritabilità, comportamento oppositivo, irrequietezza psicomotoria. Questo incontro, sarà un’occasione per scambiare, in modo informale e partecipativo, consigli e idee sulle attività da svolgere in gruppo o in coppia per promuovere una convivenza felice con la persona con disturbo neurocognitivo. È possibile partecipare all’incontro sia in presenza, presso la sede di via Fabio Filzi 21/1 (accesso consentito con green pass), che su Zoom, attraverso la piattaforma digitale www.caregiveracademy.it. Per partecipare in presenza è necessaria la prenotazione, telefonando allo 040362766(2) o scrivendo a casaviola@debanfield.it.

FORUM JULII A TUTTA FORZA

  I ducali calano il poker con Filippo, Martinovic, Bric e Andassio SANGIORGINA  vs  FORUM JULII CALCIO : 1 - 4 Marcatori: Carrar...