venerdì 22 marzo 2019

A palla ferma...la crisi dell' UDINESE S.p.a.

Con alcuni giorni di ritardo dall’esonero di Nicola, volutamente per prendermi del tempo per pensarci un pò su e non scrivere d’istinto/di pancia (come si suol dire), vorrei anche io nel mio piccolo fare un analisi di quella che sembra sempre più essere una crisi senza fine dell’azienda della Famiglia POZZO in terra Friulana.

Si perchè i risultati delle 2 (due) Società calcistiche gestite dalla Famiglia Friulana, hanno due connotati e due percorsi ben distinti quanto diversi.

Mentre la squadra londinese del presidente onorario Elton John, ovvero il Watford, nella Premier League di oltre manica viaggia comodamente a ridosso delle inarrivabili prime 6 ( Liverpool, Manchester City/United, Tottenham, Arsenal e Chelsea), vuoi per evidenti differenze strutturali, vuoi per storia tradizione e potere economico, vuoi per programmazione (gli Hornets appartengono alla famiglia Pozzo solo dal 2012, pescata in Championship – la serie B Inglese), le zebrette bianconere al contrario, dopo i fasti del recente passato (Coppa Intertoto, Champions League, Europa League e un 3 posto in serie A), dalla stagione 2014/2015 hanno raggiunto solo salvezze striminzite e sfoderato girandole di allenatori, dando la chiara sensazione che il “giocattolo”, tanto decantato a modello di gestione tecnico/sportiva, si fosse rotto.

L’ 11 (undicesimo) cambio di panchina dal 2015, in 5 stagioni (per fare ingelosire il buon Zamparini), avvenuto in settimana a spese di Nicola a favore del ritorno di Igor TUDOR affiancato dal beniamino di casa Giampiero PINZI, lascia più di qualche perplessità e il dubbio che la gestione tecnica sia davvero facendo acqua da tutte le parti.

Non può essere che così tanti allenatori, presentati con dei roboanti “Lo seguivamo da tempo” abbiano tutti biecamente fallito per sola colpa loro!

La qualità della rosa, a leggere solo i nomi, non sembrerebbe da salvezza, questo è inopinabile.

Certo, non ci sono più fenomeni all’altezza dei DI NATALE, AMOROSO, SANCHEZ, QUAGLIARELLA, ZAPATA, HELVEG, WALEM, BIERHOFF, BALBO, SENSINI, POGGI, MUZZI solo per citarne alcuni dell’era POZZO, ma ci sono giocatori che sicuramente hanno qualità e capacità superiori a quelle messe in mostra quest’anno soprattutto, con 3 cambi 3 di gestione tecnica ad oggi.

Sembra come lo spogliatoio viva di una sua anarchia interna, e che,
la squadra in coro abbia voluto citare il mitico Riccardo Garrone nel cinepanettone Vacanze di Natale con un “E anche questo allenatore ce lo siamo tolto dalle p…e!“.

In questo caso, la colpa sarebbe quasi nella sua totalità della Società, forse circondata da troppi procuratori, forse troppo distratta dai fasti londinesi, forse in mano ad una gestione tecnica non all’altezza (basti citare che la squadra Primavera è melanconicamente all’ultimo posto in classifica con il baratro retrocessione oramai ad un passo).

Si perchè altrimenti non si spiegano atteggiamenti visti contro squadre dal livello tecnico inferiore, ma con grinta e voglia superiori, maramaldeggiare contro 11 statuine di bianconero vestite!

Se le sconfitte contro Juve (penosa apparizione di controfigure calcistiche..) e contro il Napoli (pur giocando un primo tempo all’altezza) ci possono stare, le figuracce contro le dirette aversarie di quest’anno e le vittorie striminzite contro Chievo Verona e Bologna, no, non sono giustificabili.

Vero è anche da dire, e va detto, che il Signor Nicola, che ha la mia più grande stima e rispetto, molte volte abbia predicato molto bene in conferenza stampa, ma non sia quasi mai riuscito a raccogliere quanto dichiarato seminato nelle settimane pre-partita.

Vorrei anche fare una considerazione : non succede, ma dovesse succedere che i vari Behrami, Samir, Barak, Teodorczyk e Ingelsson (da poco recuperato..) dopo questa sosta nazionali dovessero tornare tutti a disposizione, non mi si venga a dire che è un caso…

Detto questo, non rimane che dare il benvenuto, o meglio il ben tornato alla coppia TUDOR-PINZI, coppia tra l’altro inedita e nuova di zecca alla guida di una squadra, che ci auguriamo vivamente possa traghettare questa barca alla deriva verso una salvezza in Serie A e con la speranza che tanti dei Dindini che Watford e il Mercato porteranno, vengano FINALMENTE investiti su una squadra che da anni evidenzia la necessità di almeno un VERO regista e una VERA punta, oltre che di un allenatore messo in condizione di lavorare con il materiale umano a lui più confacente.

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