Mercoledì 1 e giovedì 2 settembre Jesolo accoglie i componenti del G20s, il network delle più importanti città costiere del Paese. Oltre 50 relatori si confronteranno sullo sviluppo strategico delle spiagge e presenteranno la proposta di legge per il riconoscimento dello status di “Città balneare”.
Jesolo ospita quest’anno la quarta edizione del G20s, il summit delle più importanti località balneari d’Italia. Il meeting si svolgerà nelle giornate di mercoledì 1 e giovedì 2 e riunirà i rappresentanti delle città di mare con almeno 1 milione di presenze turistiche. A guidare la discussione sarà l’obiettivo di confrontarsi sullo sviluppo strategico delle spiagge più visitate del Paese tracciando progettualità che abbiano come pilastri la responsabilità, la sostenibilità e l’innovazione. Mercoledì il summit si declinerà in 13 tavoli a cui parteciperanno oltre 50 relatori su temi come la blue economy, la sicurezza, le opportunità offerte dai fondi europei del PNRR, lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica e lo sviluppo urbanistico e dei waterfront. Giovedì tutta l’attenzione sarà rivolta all’importante iniziativa lanciata dai componenti del G20s, vale a dire la proposta di legge per il riconoscimento dello status di “città balneare” e alla presentazione dell’Osservatorio dei comuni balneari realizzato dal Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.Lo status di “Città balneare”
La proposta di legge sarà presentato giovedì 2 settembre dai sindaci e redatta dallo studio legale BM&A e dal Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia con la supervisione e coordinamento del responsabile scientifico del G-20s, Adriana Miotto, durante il convegno conclusivo che si svolgerà all’hotel Almar. Tutte le località balneari che fanno parte del G20s sono accomunate da una caratteristica: il macroscopico divario che si crea tra il numero di residenti e il numero di presenze turistiche in un periodo molto ristretto dell’anno. Parliamo di città che contano qualche decina di migliaia di residenti e che nella bella stagione arrivano ad accogliere 150.000 persone o più. Questa enorme differenza determina numerose difficoltà alle amministrazioni comunali che sono dimensionate sulla base del numero di residenti e non delle presenze turistiche. Ciò rappresenta un ostacolo anche alla possibilità di accedere a bandi pubblici e finanziamenti, spesso tarati esclusivamente sul numero di residenti.
“Per Jesolo è un grande onore accogliere i rappresentanti delle spiagge più importanti d’Italia – dichiara il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia -. È importante far sentire la nostre voce unita a livello nazionale, visto anche il nostro peso sul Pil nazionale, per arrivare a questo fondamentale riconoscimento. Un piccolo esempio per spiegare l’importanza di questo intervento. Jesolo conta 26.000 abitanti ma in un fine settimana d’estate in città possiamo arrivare ad accogliere anche 500.000 persone, è dunque assolutamente necessario poter offrire loro servizi adeguati e garantire la sicurezza che i nostri 50 agenti, per quanto preparati e disponibili, non possono assicurare”.
“La nascita del G20s è il naturale proseguimento dell’istituzione della conferenza dei sindaci della costa veneta, due occasioni di confronto su tematiche che uniscono profondamente città diverse tra loro – spiega il presidente del G20s e sindaco di San Michele al Tagliamento-Bibione, Pasqualino Codognotto -. In tutti i colleghi sindaci ho trovato sensibilità e voglia di lavorare, per non continuare a chiedere tutto con umiltà ma arrivare a uno sviluppo strutturato anche a livello promozionale. Forse questa iniziativa legislativa potrà deviare in positivo il destino di tutte le nostre città”.
“Questo proposta è cresciuta come una pianta, nascendo da un piccolo seme che è stato bagnato con costanza e ora si mostra come un’iniziativa strategica – dichiara l’avvocato Bruno Barel, dello studio legale BM&A -. Il presupposto è che tutte queste località hanno dei problemi comuni, che se affrontati insieme si risolvono in maniera più semplice e facendo del bene all’interno Paese dato che rappresentano le finestre dell’Italia sul mondo Mediterraneo. La richiesta del riconoscimento di uno status non significa pretendere dei benefici particolari o dei privilegi bensì delle regole adeguate a una condizione peculiare”.
“Il primo giorno il summit si svilupperà attraverso 12 tavole rotonde su temi incredibilmente attuali per definire un futuro sostenibile, competitivo e responsabile. Parleremo di blue economy, transizione ecologica, sicurezza, demanio, trasporti, accessibilità ma anche sviluppo urbano – dichiara Adriana Miotto, responsabile scientifico del G20s –. Il secondo giorno sarà presentata questa proposta di legge ma anche attivato un osservatorio che attraverso una piattaforma digitale ci permetterà di confrontare le performance delle città fra loro e con i principali competitor stranieri”.Che cos’è il G20s
Il G20s è il network composto dalle più importanti località balneari d’Italia. Raduna le città con almeno 1 milione di presenze turistiche all’anno. Complessivamente le località del G20s contano ogni anno circa 70 milioni di presenze. Ne fanno parte: Alghero, Arzachena, Bellaria Igea Marina, Bibbona, Bibione, Caorle, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti, Cervia, Chioggia, Comacchio, Forio, Grado, Grosseto, Ischia, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Orbetello, Riccione, Rosolina, San Vincenzo, Sorrento, Taormina, Viareggio, Vieste.
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